La festa di San Giovanni Battista è da sempre celebrata il 24 giugno, essendo stabilita sei mesi prima della nascita di Gesù, fissata per il 25 dicembre, secondo quanto rivelato dall’Arcangelo Gabriele a Maria. Il culto di San Giovanni Battista, martire della Cristianità, si diffuse prima in Oriente, a partire dalla Palestina, poi in occidente, dove si diffuse con molta rapidità.
In Sicilia a San Giovanni Galermo, paese vicino a Catania per onorare il patrono San Giovanni Battista martire, si festeggia per due giornate, il 23 e 24 giugno. Tutto il paese si prepara per questa festa, particolarmente sentita che aggrega in modo cristiano la comunità ed i fedeli che vivono un’ intensa ed autentica vita religiosa. Le due giornate, di fede e devozione, rappresentano una festa di gioia, ma anche una festa di musiche e di colori.
Tante sono le tradizioni ripetute nei secoli a partire dal 23 giugno, quando si usava e si usa ancor oggi allestire una grande fiera nel Largo Fiera Abbeveratorio, anche se oggi in forma ridotta, continuando a tenere alta la tradizione. Nel paese si è creata una confraternita chiamata “ Confraternita di San Giovanni Battista”. La sera del 23 giugno, entrando nel vivo dei festeggiamenti si celebra la Processione Penitenziale in onore del Santo Patrono.
Alle prime luci del 24 giugno in piazza Chiesa Madre si riuniscono migliaia di pellegrini provenienti da tutti i paesi del circondario, giungono scalzi, per onorare san Giovanni Battista e per ringraziarlo della grazia ricevuta. In penitenza tutta la comunità aspetta l’apertura della porta della Chiesa Madre. Alle 6.00 in punto con lo scampanellio delle campane e gli spari dei fuochi d’artificio si annuncia la “Svelata del Santo”. La bellissima statua addobbata dagli exvoto si mostra alla folla come per darne un saluto.
Alle 12.00 in punto è il momento della “Vara”, addobbata di fiori, con il simulacro del Santo che esce accompagnata dalle musiche della banda, ed ancora dagli spari dei fuochi ed il lancio di strisce colorate. San Giovanni il Battista si trova adesso in mezzo ai fedeli. Si recitano canti e versi in dialetto siciliano e vengono sciolti i cordoni della “Vara”, si percorre la via san Pietro Clarenza fino allo slargo della Madonnina per poi rientrare in Chiesa.
Alle 21.00 il fercolo esce dalla chiesa per la seconda volta, avanzando per le vie del paese sempre gremite di fedeli in strada ed affacciati dai palazzi, passando per tutte le vie del paese. La statua del Battista in processione continua il suo cammino fino alla notte con un rientro trionfale in chiesa seguita da nuovi fuochi pirotecnici.
La sera scende il sipario sulla festa di San Giovanni Battista, ma i sangiovannini attenti nel mantenere una memoria collettiva ripeteranno anche il prossimo anno la festa per raccontare, tramandare, ricordare e condividere i festeggiamenti con i loro concittadini.