Nel suggestivo scenario del Convento dei Frati Minori Cappuccini di Camerino, situato in Viale San Gregorio, 5, nella Località Renacavata, prende vita un evento unico nel suo genere: la “Festa della Scintilla”. Questa iniziativa, ormai giunta alla sua seconda edizione, è ispirata alla potente frase “Basta una scintilla per incendiare il mondo” tratta dal romanzo storico “Lo Spirito dei Cappuccini” di Fra Sergio Lorenzini. La frase evoca il bagliore di una luce vivissima che, da Camerino, ha generato una preziosa energia, ancora visibile nelle memorie architettoniche e urbanistiche, nelle testimonianze artistiche e culturali, nei fondi librari e negli archivi custoditi nelle 15 città marchigiane dove i Frati Minori Cappuccini sono presenti, oltre che in 33 Comuni delle Marche.
Le celebrazioni si terranno quest’anno nei giorni 28-30 giugno, un evento che promette di essere un incontro di grande rilevanza culturale e spirituale. Il Convento di Camerino, il primo convento al mondo dei Cappuccini, diventerà il cuore pulsante di questo appuntamento, proprio nel giorno anniversario della sua fondazione.
La Festa della Scintilla si inserisce nel più ampio progetto “Marche Culla dei Cappuccini”, un percorso quinquennale che celebra i 500 anni della nascita dei Cappuccini. Questo progetto ambizioso toccherà numerosi comuni delle Marche e culminerà nel 2028 con un grande appuntamento conclusivo, l’anno clou del cinquecentesimo anniversario della fondazione dell’Ordine dei Cappuccini.
I frati cappuccini delle Marche invitano tutti a partecipare a questa straordinaria celebrazione. La seconda edizione della Festa della Scintilla rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella storia, nella cultura e nella spiritualità di una regione che ha visto nascere e crescere un movimento religioso di grande impatto.
La Festa della Scintilla a Camerino è più di un evento: è un simbolo di come una piccola scintilla possa realmente incendiare il mondo, diffondendo luce e calore attraverso i secoli. Non perdete l’occasione di essere parte di questa straordinaria celebrazione, di sentire il bagliore di quella scintilla e di contribuire a mantenere viva una tradizione che ha plasmato la storia e la cultura delle Marche.