San Raffaele è una figura centrale nella tradizione cristiana, venerato come l’arcangelo della guarigione e della protezione. Sebbene il 29 settembre sia la data ufficiale in cui la Chiesa cattolica celebra gli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, c’è un’altra data meno nota ma altrettanto importante in molte comunità: il 24 ottobre. Questa seconda festività è particolarmente significativa in alcune zone dove la devozione a San Raffaele è profondamente radicata, spesso legata a storie di guarigioni miracolose o eventi di protezione attribuiti alla sua intercessione.
Il 24 ottobre, in diverse località, soprattutto in Italia meridionale e Spagna, viene celebrata una festa solenne in onore dell’arcangelo. Questo giorno rappresenta per molti l’occasione di rivolgersi a San Raffaele con preghiere speciali, in particolare per chiedere la sua protezione durante i viaggi o per ottenere guarigioni fisiche e spirituali. Le celebrazioni del 24 ottobre sono spesso accompagnate da processioni, dove la statua dell’arcangelo viene portata per le strade tra canti e preghiere. Non mancano momenti di festa popolare, con bancarelle, cibo tradizionale e musica, trasformando la devozione in un’occasione di incontro per tutta la comunità.
Uno dei luoghi in cui la festa di San Raffaele il 24 ottobre è particolarmente sentita è Córdoba, in Spagna. Qui, la devozione risale al XVI secolo, quando si crede che l’arcangelo abbia salvato la città da una grave epidemia. Da allora, ogni anno la città si riunisce in una processione solenne per ringraziarlo e chiedere la sua protezione. È comune, in queste occasioni, portare con sé piccoli amuleti o immagini raffiguranti San Raffaele, simboli della sua forza protettrice.
In Italia, soprattutto nelle comunità della Calabria e della Sicilia, il 24 ottobre è un giorno speciale per chiedere la protezione di San Raffaele sui pescatori e su coloro che affrontano viaggi pericolosi. Le parrocchie a lui dedicate spesso organizzano messe e pellegrinaggi per commemorare questo legame con il mare e i viaggi, e in molti casi le feste assumono anche un carattere folcloristico, con fiere locali e pranzi comunitari.
San Raffaele è tradizionalmente rappresentato con un bastone da viaggio e un pesce in mano, simboli che richiamano il racconto biblico in cui guida Tobia e lo aiuta a guarire il padre Tobi dalla cecità. Questi simboli fanno di lui il protettore dei viaggiatori e dei guaritori. La sua immagine ispira fiducia non solo nelle cure fisiche, ma anche in quelle spirituali, e chi affronta difficoltà spesso si rivolge a lui per ricevere forza e conforto.
La festa del 24 ottobre si distingue dalle celebrazioni di fine settembre per il suo carattere più specificamente legato alla guarigione e alla protezione quotidiana. In molti luoghi, viene considerata una giornata di riflessione sulla necessità di avere una guida divina nel cammino della vita, e non è raro che le persone si uniscano in preghiera per chiedere la guarigione di un familiare o per ringraziare per un viaggio sicuro.