La Madonna di Maralunga: storia, devozione e la Festa del 25 Marzo

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Nel cuore di Lerici, splendido borgo affacciato sul Mar Ligure, la devozione per la Madonna di Maralunga rappresenta un pilastro fondamentale della tradizione religiosa locale. La sua storia affonda le radici nel XV secolo, intrecciandosi con la vita dei pescatori e degli abitanti della zona, e ancora oggi la sua festa del 25 marzo richiama fedeli e visitatori in un evento di profonda spiritualità e tradizione.

Il miracoloso ritrovamento

Secondo la tradizione, nel 1480 tre pescatori di Lerici – Francesco Colotto, Ambrogio Giacopello e Pietro Muzio – trovarono un trittico raffigurante la Madonna col Bambino incagliato presso uno scoglio vicino alla costa. La tavola centrale rappresentava Maria con il Bambino, mentre quella di sinistra la mostrava con una rosa in mano, simbolo della litania “Rosa Mistica”. La parte destra, invece, la raffigurava circondata da angeli, evocando il titolo di “Regina degli Angeli”. Al centro, tra le figure, spiccava una colomba, simbolo dello Spirito Santo.

Questo ritrovamento fu interpretato come un segno divino, spingendo la comunità locale a erigere una chiesa dedicata alla Madonna di Maralunga proprio nel punto in cui l’icona era stata trovata. Da quel momento, la Vergine divenne una figura protettrice per i pescatori e i marinai di Lerici, che a lei si rivolgevano per chiedere protezione e benedizione nelle loro fatiche quotidiane sul mare.

La Confraternita e il trasferimento del quadro

Nel 1629, per rafforzare ulteriormente il legame tra la comunità marittima e la Madonna, fu istituita la Confraternita di Sant’Erasmo, Opera, Padroni e Marinai. Questo sodalizio aveva il compito di organizzare le celebrazioni religiose e mantenere viva la devozione verso la Madonna di Maralunga. Tuttavia, con la soppressione dei conventi alla fine del XVIII secolo, la chiesa originaria perse la sua importanza e il quadro sacro venne trasferito nella chiesa parrocchiale di Lerici, dove tuttora si trova all’interno di una cappella-santuario realizzata nel 1810.

Ancora oggi, nelle case degli abitanti di Lerici, si possono trovare riproduzioni in terracotta del trittico miracoloso, a testimonianza di una devozione che continua a tramandarsi di generazione in generazione.

La festa del 25 Marzo

Ogni anno, il 25 marzo, Lerici celebra solennemente la Madonna di Maralunga con una festa che unisce spiritualità e tradizione popolare. La giornata inizia con le celebrazioni religiose, tra cui la Santa Messa e la benedizione della comunità. Il momento più suggestivo è la processione, durante la quale la statua della Madonna viene portata in corteo per le vie del paese, accompagnata da canti, preghiere e dalla partecipazione di numerosi fedeli.

Un elemento caratteristico di questa celebrazione è la presenza delle imbarcazioni dei pescatori, che decorano le loro barche con fiori e bandiere, sfilando sulle acque del golfo in segno di omaggio alla loro protettrice. Questa tradizione, che affonda le radici nei secoli passati, sottolinea ancora una volta il profondo legame tra la Madonna di Maralunga e la vita marittima di Lerici.

Oltre alle cerimonie religiose, la festa si caratterizza anche per una vivace fiera paesana, che anima le strade con bancarelle, prodotti artigianali e gastronomia locale. Per gli abitanti di Lerici e per i visitatori, il 25 marzo diventa così un’occasione non solo di preghiera, ma anche di incontro e condivisione.

Un simbolo di fede e identità

La Madonna di Maralunga rappresenta molto più di una semplice immagine sacra: è il simbolo dell’identità religiosa e culturale di Lerici. La sua storia, segnata da un evento miracoloso e dalla profonda devozione popolare, continua a essere tramandata con amore e rispetto. Ogni anno, la sua festa richiama fedeli e turisti, offrendo un momento di raccoglimento e di festa che unisce passato e presente.

Ancora oggi, chi visita Lerici può respirare l’atmosfera di questa antica tradizione, scoprendo la bellezza della cappella dedicata alla Madonna di Maralunga e lasciandosi coinvolgere dalla spiritualità di un culto che attraversa i secoli. Un culto che, nonostante il passare del tempo, continua a proteggere e ispirare la comunità locale, proprio come fece nel lontano 1480 quando la sua immagine fu trovata tra le onde del mare.

Autore: Redazione

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