Papa Francesco è morto: il suo toccante messaggio di Pasqua era un addio?

di Pubblicato in Dal Vaticano, News


Roma – La Chiesa cattolica e il mondo intero piangono oggi la scomparsa di Papa Francesco, spentosi il 21 aprile 2025 alle ore 7:35 del mattino nella sua residenza di Casa Santa Marta. L’annuncio ufficiale è stato dato dal cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, è stato il 266º successore di San Pietro. Primo pontefice gesuita, primo sudamericano e primo a scegliere il nome di Francesco, è salito al soglio pontificio il 13 marzo 2013, introducendo da subito un nuovo stile, sobrio e diretto, centrato sulla misericordia, la giustizia sociale e la prossimità agli ultimi.

Nei giorni precedenti la sua morte, le condizioni cliniche del Papa sembravano in lento miglioramento. Il 6 aprile 2025, a sorpresa, si era affacciato in piazza San Pietro al termine della Messa, accompagnato in sedia a rotelle, per rivolgere un breve saluto alla folla. Un gesto che aveva commosso i fedeli di tutto il mondo, interpretato come un segno di speranza e vicinanza spirituale.

Dalla fine di marzo, nonostante la malattia respiratoria che lo aveva costretto a ridurre l’attività pubblica, Francesco aveva mostrato segni di recupero: era stata sospesa la ventilazione meccanica non invasiva e si erano registrati progressi nella fisioterapia respiratoria e motoria. Aveva persino ripreso alcune attività lavorative, pur seguendo un regime di “dimissioni protette” con assistenza sanitaria continua.

Il 29 marzo non aveva potuto presiedere la tradizionale Via Crucis al Colosseo, che aveva seguito da Casa Santa Marta. Tuttavia, in un gesto inusuale, aveva personalmente redatto le meditazioni delle quattordici stazioni, incentrandole su tematiche di grande attualità: la guerra, la sofferenza, l’abbandono, l’ingiustizia. Il giorno di Pasqua, il 20 aprile, era apparso dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro per pronunciare il suo ultimo messaggio Urbi et Orbi, con un commosso appello alla pace.

Papa Francesco ha lasciato un’impronta indelebile nel cattolicesimo contemporaneo. Ha riformato la Curia romana, promosso una Chiesa più sinodale e inclusiva, denunciato con forza le disuguaglianze sociali, l’ipocrisia e l’idolatria del denaro. La sua enciclica Laudato si’, sul rispetto per la casa comune, e Fratelli tutti, sul valore della fraternità universale, sono diventate riferimenti globali.

Non sono mancati momenti di tensione e critiche, soprattutto da parte delle componenti più conservatrici del mondo cattolico, ma Francesco ha sempre proseguito con coraggio e umiltà, convinto che la missione del Vangelo richiedesse una Chiesa “in uscita”, vicina alla gente, capace di accogliere prima di giudicare.

Con la morte di Papa Francesco si chiude un’epoca. Resta la testimonianza di un uomo che ha saputo parlare al cuore del mondo, con gesti semplici e parole radicali. Un pastore che ha cercato, fino all’ultimo, di tenere viva la fiamma della speranza, costruendo ponti e non muri, e mostrando il volto misericordioso di Dio.

Acquista i Gadget ufficiali per il Giubileo


VAI AL NEGOZIO