La Sardegna, facilmente raggiungibile in traghetto (www.traghettisardegna.net ), è un’isola ricca di storia e di tradizioni civili e religiose. Inoltre, qui sono presenti numerosi santuari dedicati alla Madonna, vediamo i più importanti.
Nostra Signora di Bonaria a Cagliari
La storia di questo santuario ci riporta al 25 marzo 1370, quando un’enorme e pesantissima cassa arrivò sulla spiaggia del Colle di Bonaria. La cassa apparteneva ad una nave spagnola ed era stata gettata in mare per salvarla dal naufragio. I frati del convento che si trovava lì vicino accorsero e la recuperarono. Al suo interno, trovarono una meravigliosa statua della Madonna a grandezza naturale, molto rifinita nei dettagli. Dopo averla posta all’interno del convento, la statua iniziò ad essere venerata da tutti, specialmente dai marinai e dai pescatori, che la trasformarono nella loro patrona, decorando il santuario con moltissimi ex-voto. La parte più moderna della chiesa è stata avviata nel 1700 e finita soltanto nel dopoguerra. La Madonna di Bonaria è la Patrona della Sardegna dal 1908.
Nostra Signora di Gonare vicino a Nuoro
Sulla vetta del monte Gonare (1083 metri) sorge il santuario di Nostra Signora di Gonare, in provincia di Nuoro. La storia del santuario risale al 1147, quando il giudice mariano di Porto Torres (allora Torres), Gonario, stava tornando dalla crociata, mentre fu colto da una terribile tempesta. In questa situazione pregò la Madonna in modo che potesse farlo sopravvivere alla calamità. In cambio, avrebbe fatto costruire una chiesa in suo onore nel primo spazio disponibile di terra. La tempesta si calmò e il giudice si trovò davanti alla vetta del Monte Gonare.
La struttura iniziale è stata ingrandita nel 1600, quando fu anche inserita la bellissima statua che ancora oggi viene venerata. Il santuario dedicato alla Madonna si trova nell’omonimo paese della Barbagia, Gonare. Questa è una delle località più autentiche e caratteristiche della Sardegna, oltre ad essere una terra di pastori. Il santuario, per questo, diventa uno degli elementi più importanti del folklore sardo.
Nostra Signora di Valverde ad Alghero
La storia di questo santuario va collegata alla conquista di Alghero nel 1300, avvenuta per mano dei catalani. La piccola immagine di Maria è molto simile a quella del Pilar di Saragozza: infatti, la prima chiesa era dedicata proprio al Pilar. Essendo diventata inagibile, la struttura fu spostata nella chiesa di Valverde, che nel XVII secolo fu completamente riedificata. La Madonna di Valverde, nel 1939, fu designata del titolo di compatrona della diocesi di Alghero.
Nostra Signora del Rimedio a Oristano
La storia del santuario inizia nel 1200 e la struttura rappresenta l’unica testimonianza rimasta del villaggio di Nuracabra. Qui, i fedeli in festa passavano per la città su carri colorati e sfarzosi, decorati con i tipici tappeti di orbace. L’aspetto attuale della chiesa si conforma con lo stile rinascimentale. Oltre al santuario, sono stati creati un campanile e una casa per gli incontri spirituali. All’interno, si trova la statua in legno della Madonna con il bambino, probabilmente precedente al 1500.
Nostra Signora delle Grazie a Nuoro
Questo è il santuario più importante a Nuoro. Fu costruito nel 1670 dai Gesuiti, che diffusero il culto di Maria Vergine. Quando questi sacerdoti abbandonarono questa località, la struttura dovette affrontare un lungo periodo di decadenza. Con i Padri Giuseppini, alla fine del dopoguerra, furono eretti un collegio e una nuova chiesa più grande.