Il 16 agosto a Satriano di Lucania, paesino della provincia di Potenza in Basilicata si festeggia la più importante celebrazione religiosa, il suo patrono San Rocco. Questa commemorazione è tra le più prestigiose della valle del Melandro.
San Rocco rappresenta la giornata più imponente tra tutte le festività. Fin dalle prime luci del mattino la festa viene annunciata con fuochi pirotecnici, dandone ufficialmente inizio. Intanto nella chiesa principale alle prime luci del mattino vengono ultimati i preparativi che terminano con la sostituzione del corredo della statua da argento in oro.
Con la prima messa delle 7.30 si presentano tutte le funzioni che si svolgeranno nella giornata, ed alla fine della seconda liturgia attraverso un rito tradizionale vengono affidati i bambini a San Rocco, i quali vestiti da pellegrini, recandosi all’altare ricevono una speciale benedizione, impartita solo in questa occasione.
Si procede poi con la benedizione dei cinti votivi, portati in processione, concludendo con la benedizione della banda.
Comincia così la messa solenne concelebrata da più sacerdoti che precede l’uscita in strada del simulacro. Tutti gli abitanti di Satriano si avviano aspettando l’immagine di San Rocco, in piazza del Plebiscito, mentre bandiere della Città del Vaticano e della Repubblica italiana si posizionano davanti al corteo. Lo stendardo con i portatori della parrocchia seguono i capofila, mentre il suono delle campane avverte l’inizio della processione. Un grande applauso accoglie l’antico trono di San Rocco mentre esce in piazza. Un sacerdote incensa san Rocco fermo sul sagrato.
La processione si snoda per le strade del borgo e giungendo nel rione “Tuoppo”, che indicava l’inizio della cittadina viene intonata una supplica seguita dal responsorio. Qui la cittadinanza esprime la propria devozione al Patrono San Rocco.
Riprendendo il cammino sempre con grida festose dei fedeli e delle campane che contornano la processione si arriva alla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.
Arrivati in piazza Garibaldi si assiste agli spari detti “invisibili” per celebrare la gloria del santo pellegrino. Per concludere viene percorsa la strada dedicata al santo per tornare in piazza del Plebiscito.
Il simulacro, riportato nella chiesa matrice viene baciato ed abbracciato, baciando la piaga della peste, simbolo della sua santa vita.
L’ultima messa della giornata viene celebrata alle ore 20.00, proprio qui si ritrovano il maggior numero di fedeli che rivolgono l’ultima preghiera a San Rocco.
Il giorno seguente in ringraziamento per il tranquillo svolgimento dei festeggiamenti si celebra una messa nella chiesa matrice dando l’ultimo bacio al santo.