Questa antica celebrazione è tipica dell’Europa settentrionale ed è praticata prevalentemente dalle popolazioni di origine germanica, da qui il nome Walpurgisnacht che deriva da Valpurga di Heidenheim, una Monaca Bavarese vissuta durante l’ottavo secolo e canonizzata dalla Chiesa Cattolica. Questo evento si teneva nella notte tra il 30 aprile ed il 1°maggio. La festa era caratterizzata da canti, balli, feste e falò, ma in base ai vari luoghi, la tradizione cambiava di significato.
La nascita della tradizione si perde nella notte dei tempi, è frutto dalla fusione tra i riti propiziatori stagionali germanici e le tradizioni celtiche. I primi festeggiavano il culto di Ostara (sabbat dedicato all’equinozio di primavera), i secondi invece celebravano il Beltane (dal gaelico fuoco luminoso). Ben presto quest’usanza si diffuse anche nel resto dell’Europa, ad esempio nelle zone meridionali, come l’Italia, si cominciò a festeggiare il “Calendimaggio”.
Alcuni tradizioni tedesche risalenti al IV e V secolo, narrano di come alcune strane figure uscivano dai loro rifugi per danzare e cantare, successivamente tali figure vennero considerate streghe.
Le tradizioni germaniche e celtiche assieme alle numerose varianti europee, vennero sovrapposte e sostituite attorno all’11esimo secolo dalla ricorrenza cattolica dedicata a Santa Valpurga, che ottenne il soprannome di “notte di Valpurga”.
Questa festa con il passare del tempo divenne parte integrante della mitologia norrena, infatti ancora oggi viene celebrata con particolare enfasi dalla popolazione svedese.
Curiosità:
Sia in campo operistico che in quello letterario si trovano menzioni a tale festività, partiamo da Goethe che chiama ben due scene con il nome della festività, anche Edward Albee nomina così il secondo atto dell’opera “Chi ha paura di Virginia Woolf?”. Lo scrittore austriaco Karl Kraus dedicò un libro alle barbarie del nazionalsocialismo tedesco di Adolf Hitler chiamandolo “La terza notte di Valpurga”.
In campo musicale torna Goethe che scrisse i testi di una ballata creata da Felix Mendelssohn Bartholdy chiamata proprio “Die erste Walpurgisnacht” (La prima notte di Valpurga).