Corpus Domini 2019: celebrazione, storia e significato
Festeggiato secondo il calendario il giovedì che segue la prima domenica dopo la Pentecoste il Corpus Domini è una delle solennità più importanti.
Il Corpo di Cristo richiama su reale presenza nell’Eucarestia. A questa ricorrenza si affiancano processioni in tutta Italia dove la presenza di Gesù diviene presenza reale.
Il Corpus Domini affonda le sue origini nel XII secolo, quando la priora del Monastero di Monte Cornelio nelle vicinanze di Liegi in Belgio nel 1208 in seguito ad una visione mistica vide una luna piena con un’ombra, a significare che la Chiesa a quel tempo ancora mancava di una ricorrenza solenne come il Santissimo Sacramento. Il direttore spirituale del Monastero Giovanni di Lausanne chiese così il parere ai teologi che valutarono positivamente la richiesta. La ricorrenza venne perfezionata nel 1246, fissando il giorno del Corpus Domini per il giovedì dopo la Pentecoste.
L’ufficialità dell’Estensione della Solennità per tutta la chiesa avvenne più tardi con papa Urbano IV in seguito al miracolo di Bolsena con la bolla Transiturus dell’11 agosto 1264.
Il Miracolo di Bolsena del 1263, avvenne mentre in sacerdote della Boemia in pellegrinaggio verso Roma durante l’eucarestia nella Messa fu pervaso da un dubbio della reale presenza del Corpo di Cristo. Improvvisamente dall’Ostia uscirono delle gocce di sangue che cadendo macchiarono il corporale in lino bianco, conservato oggi nel Duomo di Orvieto.
Papa Urbano IV in seguito al Miracolo di Bolsena dispose Il Corpus Domini per il giovedì successivo alla prima domenica dopo la pentecoste, corrispondente a 60 giorni dopo la Pasqua.