Giovanni nell’ebraico Iehóhanan significava “Dio è propizio” nasce a Gerusalemme il 5 a. C. figlio della cugina di Maria, Elisabetta, e di Zaccaria. Viene concepito in tarda età dopo essere stato annunciato dall’arcangelo Gabriele che preannuncia anche le numerose conversioni che Giovanni avrebbe operato in Israele, pieno di Spirito Santo.
San Giovanni Battista vive in preghiera e penitenza, accorre ad ascoltarlo molta gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dalla regione del Giordano. Pensavano che egli fosse il Messia tanto atteso, ma assicurava loro di essere il Precursore: “Io vi battezzo con acqua per la conversione, ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non sono degno neanche di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.
Dedica così molto tempo al battesimo di chi decide di convertirsi al cristianesimo e Gesù stesso vorrà farsi battezzare da lui nel fiume Giordano. Giovanni durante il battesimo di Gesù lo definice l’Agnello che toglie i peccati del mondo.
Giovanni è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento ed il primo apostolo di Gesù, predicava per preparare un popolo degno, che sapesse accogliere Gesù e il suo messaggio di Redenzione.
La sua predicazione mai vacillava nel messaggio e nel rigore propri di un giudeo osservante, nemmeno davanti al re d’Israele Erode Antipa († 40 d.C.), che aveva preso con sé la bella Erodiade, moglie divorziata da suo fratello (ciò non era possibile secondo la legge ebraica perché il matrimonio era stato regolare e fecondo, tanto è vero che era nata una figlia Salomè) del quale sentiva il dovere di indicare la non corretta condotta. Era questa la motivazione per cui Erodiade gli portava rancore e non era l’unica, il Battesimo di Giovanni perdonava i peccati e rendeva così vani i sacrifici espiatori, che in quel tempo si facevano al Tempio, procurandosi la disistima dei sacerdoti giudaici.
Giovanni su istigazione di Erodiade viene arrestato e incarcerato allo scopo di essere ucciso ma Erode Antipa non voleva giustiziarlo perché lo temeva e lo considerava un uomo giusto e santo.
Il giorno favorevole ad Eriodiade venne quando il re diede un banchetto per festeggiare il suo compleanno, invitando tutta la corte ed i notabili della Galilea. Alla festa partecipò con una conturbante danza anche Salomè, la figlia di Erodiade e quindi nipote di Erode Antipa; la sua esibizione piacque molto al re ed ai commensali, per cui disse alla ragazza: “Chiedimi qualsiasi cosa e io te la darò”; Salomé chiese alla madre consiglio ed Erodiade prese la palla al balzo, e le disse di chiedere la testa del Battista. A tale richiesta fattagli dalla ragazza davanti a tutti, Erode ne rimase rattristato, ma per il giuramento fatto pubblicamente, non volle rifiutare e ordinò alle guardie che gli fosse portata la testa di Giovanni, che era nelle prigioni della reggia. Il Battista fu decapitato e la sua testa fu portata su un vassoio e data alla ragazza che la diede alla madre. I suoi discepoli saputo del martirio, vennero a recuperare il corpo, deponendolo in un sepolcro; l’uccisione suscitò orrore e accrebbe la fama del Battista.
- Giovanni Battista è patrono di città come Torino, Firenze, Genova, Ragusa. A seguito della sepoltura privo del capo a Sebaste in Samaria furono nello stesso luogo erette due chiese in suo onore. Nel 361-362 ai tempi dell’imperatore Giuliano l’Apostata, il sepolcro del Battista venne profanato dai pagani che bruciarono il corpo disperdendo le ceneri. A Genova nella cattedrale di S. Lorenzo, si venerano proprio quelle ceneri, portate dall’Oriente nel 1098, al tempo delle Crociate. La testa invece a seguito delle Crociate fu divisa ed una parte portata a Roma nel XII secolo e l’altra ad Amiens nel XIII sec.: a Roma si custodisce senza la mandibola nella chiesa di S. Silvestro in Capite, mentre la cattedrale di S. Lorenzo di Viterbo, custodisce il Sacro Mento.