La Chiesa Cattolica venera il Sacro Cuore di Gesù sia come organo del corpo umano adorato in quanto è unito con la Divinità, che come simbolo dell’amore del Salvatore verso gli uomini.
Per questi motivi viene rappresentato incoronato di spine, ferito da una lancia e schiacciato da una croce in onore del Sacrificio di Gesù Cristo per la salvezza dell’uomo, il più alto gesto d’amore.
Un’altra caratteristica del Cuore sono le fiamme che lo ricordano per ricordare l’ardore misericordioso che Cristo prova nei confronti dei peccatori.
Nel Vangelo di Matteo (11,28-29) vengono riportate le parole di Gesù in riferimento al suo Cuore “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime”.
I primi cenni di questo culto avvennero nella Germania del tardo Medioevo attraverso dei religiosi tedeschi di vari Ordini, tra cui Santa Gertrude.
La prima grande espansione si verificò solamente nel XVII secolo grazie all’opera del religioso francese Jean Eudes il quale propagò le devozioni ai Sacri Cuori di Gesù e Maria.
Successivamente si espanse grazie alle esperienze ascetiche scritte da Santa Margherita Maria in obbedienza alla richiesta del suo direttore spirituale.
In questa autobiografia Margherita racconta di aver avuto una grande apparizione nella quale Gesù gli avrebbe mostrato il Suo Sacro Cuore, chiedendole che fosse celebrata un festa in onore del culto del suo Cuore dopo l’ottava del Corpus Domini.
Afferma di aver ricevuto altre visioni minori riguardanti Gesù che l’avrebbe chiamata “discepola prediletta” per insegnare i “segreti del suo cuore”, cioè la conoscenza della” scienza dell’amore”.
Margherita quindi diffuse la devozione al Sacro Cuore di Gesù contribuendo ad avvicinare il popolo cristiano al messaggio d’amore.
Un ruolo importate nello sviluppo della devozione ce l’hanno avuto le tre lettere pastorali, encicliche scritte da Papa Leone XIII (Annum Sacrum), Papa Pio XI (Miserentissimus Redemptor) e la terza in particolare di Papa Pio XII (Haurietis Aquas).
La prima festa dedicata al Sacro Cuore fu celebrata in Francia nel 1672 grazie all’opera di Eudes ma solamente nel 1856 divenne universale per tutta la Chiesa Cattolica.