Sant’Agata a Catania – 5 febbraio

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Nei primi giorni di febbraio (tra il 3 e il 5) a Catania si festeggia Sant’Agata, patrona della città. Vissuta nel III secolo d.C., Agata fu una donna catanese di nobili origini, perseguitata e infine uccisa per la sua fede cristiana, che non rinnegò nemmeno in seguito alle torture, morendo martire nel 251 d.C., proprio il 5 febbraio. A Catania, Sant’Agata viene festeggiata da circa cinque secoli, con la venerazione per la sua persone che inizia fin da dopo i giorni del martirio, dai fedeli che già allora andavano a visitarne la tomba. Oggi la festa è un miscuglio di fede, spiritualità, tradizioni e folklore.

Ad oggi considerata una delle più belle feste patronali d’Italia, le celebrazioni per la santa iniziano ufficialmente il 3 febbraio con la “processione delle luminarie”, che dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace attraversa la città fino alla Cattedrale di Piazza duomo, e vede partecipare alte carica cittadine civili, religiose e militari. Durante la processione vengono trasportati i 13 grossi ceri rappresentativi di corporazioni e mestieri, chiamati candelore, che in base alla grandezza richiedono dai 4 ai 12 uomini come portatori. Le candelore andranno poi ad illuminare l’altare della Cattedrale. Delle carrozze settecentesche portano Sindaco e Giunta, e seguono il corteo delle candelore. La sera si tiene poi un concerto di canti in onore della santa e a seguire uno spettacolo di fuochi d’artificio.

Il 4 febbraio la celebrazione prosegue con l’esposizione del busto di Sant’Agata alla Cattedrale, che avviene alle 3:00 del mattino, a cui segue la Messa dell’Aurora e la successiva processione. Sono dei cittadini devoti, vestiti con il “saccu” (un tradizionale vestito bianco di tela) a portare il busto in processione, mentre altri agghindati alla stessa tradizionale maniera ne salutano il passaggio, sventolando un fazzoletto bianco. Issato nel fercolo d’argento, il busto (che contiene cranio e cassa toracica della santa) viene portato in giro per la parte esterna della città, in particolare nei luoghi che ne hanno caratterizzato i momenti salienti della vita. Solo con il sorgere dell’alba il busto torna in Cattedrale e gli si rende omaggio con uno spettacolo pirotecnico.

Infine il 5 febbraio, giorno del martirio, le reliquie della santa sono esposte al Duomo di Catania coperte di bianchi garofani, a testimoniare la purezza della santa. In mattinata viene celebrato il pontificale in suo onore. Nel pomeriggio, dopo il tramonto (alle 17:00), prende il via la seconda parte della processione, nella parte interna della città, con visita ad altri luoghi della tradizione, ed una sosta per ascoltare i canti in onore della santa, eseguiti dalle suore Benedettine da dietro le grate del loro monastero.

Solo il mattino seguente, la festa di Sant’Agata si conclude ufficialmente, quando il fercolo torna in Cattedrale e per omaggiare la patrona esplode un conclusivo spettacolo di fuochi artificiali.

 

Autore: Redazione