Liturgia del Mercoledì delle Ceneri

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Il mercoledì precedente alla prima domenica di Quaresima è chiamato Mercoledì delle Ceneri. Si tratta di un giorno di elevazione spirituale, che in origine dava il via ad un periodo di penitenza pubblica, sotto forma di digiuno, condiviso da tutti i fedeli, che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. Anche altre religioni hanno simili periodi, basta pensare al Ramadan degli arabi o al kippur degli ebrei. momenti di raccoglimento e contemplazione interiore e personale.

La parola Ceneri deriva proprio dalle ceneri consacrate che il sacerdote cosparge per l’occasione sul capo del fedele, a ricordo della caducità della vita. Per questo si recita in chiesa la famosa frase “Polvere eri e polvere ritornerai”, durante la cerimonia. Le Ceneri utilizzate nella celebrazione del Mercoledì provengono dagli ulivi benedetti e ormai secchi della precedente domenica delle Palme.
Anche se tradizionalmente le ceneri possono essere imposte (termine esatto da utilizzare) in qualsiasi mercoledì fino alla Pasqua, è ormai comunemente accettato che si organizzi un’appropriata occasione liturgica per essere benedetti in questo modo.
Per il Mercoledì delle Ceneri, il passo del Vangelo che viene recitato dal sacerdote è quello preso da Matteo 6, 1-6.16-18:
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
“State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”

Tramite le parole del Vangelo ai fedeli sono indicati i passi da seguire per avvicinarsi al Cristo: tramite preghiera, elemosina e digiuno. Dopo il Vangelo viene l’omelia e infine la benedizione delle Ceneri, in cui si prega Dio Nostro Signore perché accetti la nostra penitenza e ci faccia dono della sua benedizione. Al momento dell’imposizione delle Ceneri, il sacerdote si rivolgerà ai presenti dicendo: “Convertitevi e credere al Vangelo”, per rafforzare la fede che alberga nei loro cuori.
Pentimento e accettazione sono quindi il messaggio principale che ci dona il Mercoledì delle Ceneri.

 

Autore: Redazione