Il 17 marzo è il giorno in cui viene celebrato San Patrizio, che fu il vescovo e missionario a cui si deve la diffusione del Cristianesimo in Irlanda.
Una figura dalle origini avvolte nel mistero (si data la sua nascita intorno al 385), si sa soltanto che nacque nel nord dell’Inghilterra e da giovane fu fatto prigioniero e venduto come schiavo dagli uomini di Niall, re d’Irlanda. Portato in terre popolate dagli irlandese apprese il gaelico e approfondì la conoscenza della mitologia celtica. Durante la sua prigionia si avvicinò e poi convertì al cristianesimo, un cambiamento così profondo che una volta riuscito a fuggire, prese addirittura gli ordini sacri per diventare diacono. Il suo processo spirituale continuò fino a portarlo ad essere consacrato vescovo in Gallia, da Germano d’Auxerre. Come riconoscimento della sua grande forza e personalità, Papa Celestino I gli affidò il compito di evangelizzare le terre anglosassoni, in particolare l’Irlanda, allora quasi interamente pagana.
Patrizio (nome che aveva adottato ormai da tempo) iniziò la sua opera di conversione intorno al 431 e nel corso degli anni, predicò la parola del Signori alle genti pagane, portò aiuto e carità ai bisognosi e fondò monasteri. Gli sono attribuiti anche diversi miracoli, che non mancarono di ammantare la sua figura di misticismo e sacralità. Il cristianesimo da lui predicato aveva radici solide nel paganesimo celtico, fattore che certo facilitò la sua opera. Fuse elementi delle due tradizioni (cristiane e pagane), in modo che la popolazione non perdesse le proprie radici e potesse avvicinarsi più facilmente alla parola di Dio. Basta pensare alla croce celtica, ancora utilizzata come simbolo religioso cristiano, da lui introdotta, fondendo la croce solare alla croce latina. Proprio grazie a San Patrizio nascerà infatti la corrente del Cristianesimo celtico che si diffuse nella Chiesa. Con immutato spirito e vigore affrontò gli anni della vecchiaia (e fu molto longevo per quel periodo), l’ultima parte dei quali trascorse nell’Irlanda del Nord. In genere gli studiosi concordano nello stabilire la data della sua morte al 17 marzo 461.
San Patrizio è venerato ancora oggi dalla Chiesa Cattolica e dalla Chiesa Ortodossa, è riconosciuto come il patrono d’Irlanda, insieme a Santa Brigida e Santa Columba. Grazie probabilmente anche allo spirito vitale degli irlandesi, le cui comunità in giro per il mondo hanno sempre mantenuto le proprie tradizioni, il suo nome è oggi famoso è conosciuto in ogni angolo del globo, spesso legato più alla parte goliardica e festosa delle celebrazioni in sua memoria.
Non fu un prolifico scrittore, e sono solo due gli scritti a lui attribuiti: l’Epistula rivolta ai soldati di Coroticus e la Confessio, in cui ci parla brevemente della sua missione e della sua vita. Eppure ancora oggi gli irlandesi ben conoscono la sua famosa “Benedizione del Viaggiatore Irlandese”, un augurio semplice e di buona fortuna, che ben racchiude lo spirito di San Patrizio.
“Sia la strada al tuo fianco,
il vento sempre alle tue spalle,
che il sole splenda caldo sul tuo viso,
e la pioggia cada dolce nei campi attorno e,
finché non ci incontreremo di nuovo,
possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano.”