Alle 9.45 Il Santo Padre ha celebrato la messa nel Santuario di Loreto dopo 162 anni (dal 1857) dal suo predecessore Pio IX. Nel Santuario ha firmato il documento all’interno delle antiche mura della Santa Casa. Dopo aver salutato gli ammalati ed incontrato i fedeli ha recitato l’Angelus, la preghiera che riassume il mistero dell’incarnazione. La “Lettera ai giovani” rilancia il Sinodo dei vescovi «Giovani, fede e discernimento vocazionale» sono le fondamenta del documento.
Papa Francesco è arrivato a Loreto nel giorno dell’annunciazione del Signore, più di 11 mila pellegrini lo hanno atteso, nella piazza e dentro il Santuario. Un giorno scelto non a caso per firmare l’esortazione post sinodale ai giovani, “Vive Cristo esperanza nuestra”. Il Papa intende con questa azione affidare alla Vergine Maria il documento che sigilla il Sinodo dei Vescovi tenutosi in Vaticano lo scorso ottobre. L’aver firmato fuori dal territorio Vaticano è un evento raro e quindi storico. La volta precedente, la prima in assoluto, fu quando nel 1995 Papa Giovanni Paolo II firmò l’esortazione apostolica post sinodale “Ecclesia in Africa”.
Papa Francesco ha donato all’interno della Santa Casa, una rosa alla Vergine Maria, come da tradizione papale.
Il 2 aprile sarà la data di pubblicazione del documento che corrisponde alla morte di Giovanni Paolo II un messaggio da dare ai giovani che tanto numerosi si trovavano oggi nella piazza della madonna di Loreto.
La conferenza stampa di presentazione di questo documento sarà comunicata in seguito. Questo rappresenta la conclusione di un camino lungo sempre di vicinanza ai giovani rivolto anche al popolo di Dio.
Tutti i documenti prima firmati poi pubblicati hanno un’enorme importanza. Il Santo Padre lo leggerà e sentiremo proprio il dialogo con i giovani ed i padri sinodali ed il Santo Padre.
Il Papa vuole che questo dialogo sia rivolto ai giovani ma non solo. L’importanza mariana del documento firmato proprio all’interno della Santa Casa di Loreto rivela la vicinanza del Santo Padre con la Vergine Maria.
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