Santa Rosalia, festeggiata da ben 395 anni non è sempre sta la Patrona di Palermo. Difatti fino al 17esimo secolo la città capoluogo del Regno di Sicilia omaggiava ben quattro compatrone, per la precisione: Sant’Agata, Santa Cristina, Santa Ninfa e Santa Oliva.
Effettivamente la giovane Rosalia non era particolarmente conosciuta, soprattutto perché a lei non sono ascrivibili eventi miracolosi in vita. Ma guadagnò un posto nel cuore dei palermitani con un prodigio a dir poco particolare.
Santa Rosalia, nasce dalla nobile famiglia de’Marsi, da giovane la ragazza scappa per scampare ad un matrimonio programmato, in quanto era sua intenzione dedicarsi anima e corpo alla preghiera e alla contemplazione. Visse da eremita, dapprima presso il Monte Quisquina, poi in una grotta di Monte Pellegrino nel capoluogo siciliano. In quest’ultimo luogo, il 4 settembre 1170, la ragazza morì.
Da quel momento il suo nome sembrava destinato all’oblio, difatti nessuno pregava o chiedeva grazie alla religiosa, fino al maggio del 1624, quando la città di Palermo venne invasa da una terribile epidemia di peste. Numerose furono le preghiere rivolte alle patrone, ma nulla.
La leggenda racconta che un giorno, giunse sul Monte Pellegrino un cacciatore che aveva perso la via a causa di un violento temporale. Ad un certo punto l’uomo vide apparire Santa Rosalia, che in dialetto chiese di avvisare il Cardinale Doria, all’epoca Vescovo di Palermo, avrebbe trovato le sue ossa, come ultima rivelazione la Santa disse al cacciatore che sarebbe morto di peste.
Poco prima di morire, il cacciatore raccontò il fatto al Vescovo, quest’ultimo decise di andare nel luogo specificato dall’uomo e vide le ossa mortali della Santa, il 15 luglio 1624, il religioso decise di portare in processione solenne le ossa. Durante la manifestazione avvenne l’atteso miracolo, si dice che infatti al passaggio delle sacre ossa il male che affliggeva i cittadini palermitani perdeva intensità, difatti entro breve la città di Palermo venne liberata dalla Peste.
Dopo questo miracoloso evento, i cittadini decisero come attestato di riconoscenza, di ricordare ogni anno Santa Rosalia, colei che ha liberato Palermo dalla Peste.
Il Festino di Santa Rosalia
Da quel momento, ogni 15 luglio, la città di Palermo festeggia la sua patrona con il “festino”, mentre ad ogni 4 settembre (giorno della morte di Rosalia) si fanno pellegrinaggi verso la grotta del Monte Pellegrino, dove oggi si trova il Santuario.
Durante la sera del 14 luglio, i festeggiamenti raggiungono il culmine con uno spettacolo presso il Piano di Palazzo dei Normanni e con la consueta sfilata del Carro Trionfale lungo il Cassaro, fino ai Quattro Canti, in quest’ultimo punto la Santa verrà omaggiata di fiori da parte delle autorità comunali (Sindaco).
Infine il corteo si dirige fino a Porta Felice dove si concluderà con un bellissimo spettacolo di fuochi pirotecnici.
Il tema di questa 395esima edizione del Festino è “L’inquietudine”, il carro in questione è stato realizzato dai detenuti della Casa di Reclusione dell’Ucciardone. Gli stessi poi parteciperanno anche alle performance artistiche che si terranno il 14 luglio presso Porta Felice.
Quest’anno, il Festino prevede anche un interessante concorso fotografico che premierà le foto più belle relative ai festeggiamenti.
Programma 2019
Sabato 13 Luglio ore 19:00: Svelamento della Statua della Santuzza nel piano della Cattedrale;
Domenica 14 Luglio ore 21:30: Corteo Trionfale dal Piano della Cattedrale lungo il Cassaro fino al Foro Italico;
Domenica 14 Luglio ore 22:30: Spettacoli pirotecnici nel Prato del Foro Italico;
Lunedì 15 Luglio ore 19:00: Solenne processione dell’Urna Argentea da Corso Vittorio Emanuele a Piazza Marina.