Anche quest’anno si celebra ad Acitrezza la festa del martirio di san Giovanni Battista. La storia racconta che nell’anno XV del regno di Tiberio Cesare, Giovanni Battista venne alle rive del Giordano, nelle vicinanze di Gerico, per predicare il battesimo di penitenza e per preparare alla venuta del Messia. Da Gerusalemme e dai paesi vicini andavano ad ascoltarlo, molti si convertivano alle sue parole, confessando i loro peccati e ricevendo il battesimo di penitenza.
Giovanni battezzava ed istruiva i peccatori. Un giorno anche Gesù di Nazareth venne alle rive del Giordano. Il Battista riconobbe subito Gesù, vedendo in lui il Messia. Non voleva battezzarlo, ritenendo se stesso indegno persino di sciogliergli i legacci dei calzari. Tuttavia all’insistenza di Gesù Giovanni acconsentì.
A quel tempo Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, conviveva con Erodiade, moglie di suo fratello. Giovanni, conoscendo la condizione di Erode, accusò il re di quella colpa, mostrando tutto il suo disappunto e dicendo che non era lecito vivere con la moglie di suo fratello. Erode, risentito e istigato da Erodiade, lo fece rinchiudere in una tetra prigione del castello di Macheronte. Erodiade voleva vederlo morire per quell’affronto ma Erode si opponeva, temendo una sommossa, difatti Giovanni era venerato come un profeta da tutto il popolo.
Erodiade tuttavia trovò l’occasione tanto desiderata e propizia per soddisfare il suo rancore. Nel giorno del suo compleanno Erode tenne un banchetto con tutta la corte e Salomè, figlia di Erodiade e nipote di Erode, si presentò nella sala del convivio cominciando a danzare per i commensali.
Erode fu lusingato da tale danza al punto di prometterle di concederle qualunque cosa avesse domandato, fosse anche la metà del regno. Salomè, non sapendo cosa domandare, chiese a sua madre e questa le ordinò di chiedere la testa di Giovanni.
Salomè ritornò in fretta dal re e lo pregò di farle portare subito su un vassoio d’argento la testa del Precursore di Cristo. Erode, malgrado fosse sorpreso ed affranto da questa richiesta, diede ordine di accontentarla. Salomè portò il sacrosanto capo a sua madre Erodiade, la quale, esultando di gioia, trafisse con un ago quella sacra lingua. La morte del Battista è datata tra la fine del 31° e il principio del 32° anno dopo la nascita di Gesù Cristo.
Tutti gli anni si celebra ad Acitrezza il 29 agosto la festa in memoria di san Giovanni Battista con la traslazione del simulacro del santo patrono dall’altare della chiesa maggiore al sagrato della chiesa.