Il Rosario missionario di questa sera con l’intenzione di preghiera per i popoli africani.
Da questa sera nelle Cantine del Bramante la mostra fotografica sulla Missione Cappuccina in Etiopia
La Delegazione Pontificia è lita di comunicare che l’intenzione di preghiera del Rosario con flambeaux di questa sera (ritrovo alle ore 21:00 in Basilica e processione in Piazza della Madonna), presieduto dall’Arcivescovo Delegato Pontificio, Mons. Fabio Dal Cin, presenti rappresentanti degli Istituti di religiose e religiose missionari, l’Unitalsi Ligure, un gruppo dei Cavalieri del Santo Sepolcro e il Gruppo Ersilia, sarà per le intenzioni di Papa Francesco per l’ottobre missionario straordinario, in particolare per tutti popoli del continente africano.
Concludendo la catechesi dell’Udienza di mercoledì scorso, Papa Francesco ha detto a proposito di San Paolo: “Paolo riceve il Battesimo. Il Battesimo segna così per Saulo, come per ciascuno di noi, l’inizio di una vita nuova, ed è accompagnato da uno sguardo nuovo su Dio, su sé stesso e sugli altri, che da nemici diventano ormai fratelli in Cristo. Chiediamo al Padre che faccia sperimentare anche a noi, come a Saulo, l’impatto con il suo amore che solo può fare di un cuore di pietra un cuore di carne (cfr Ez 11,15), capace di accogliere in sé «gli stessi sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5).
Si comunica inoltre che, in occasione dell’Ottobre Missionario Straordinario voluto da Papa Francesco, unitamente alla ricorrenza del 50° anniversario dell’apertura della Missione in Etiopia, nel Wolayta, dei Frati Minori Cappuccini delle Marche, da domani fino al 7 novembre 2019, presso le Cantine del Bramante di Loreto è visitabile la mostra “La mia Etiopia…Viaggio nella Missione dei Cappuccini nel Wolajta”, con foto scattate da Fausto Accattoli.
Oltre a celebrare gli anni della Missione e i frati che hanno donato la propria vita, la mostra vuole essere un gesto di ringraziamento a P. Domenico Marinozzi, Vescovo emerito di Hosanna-Soddo, che tanto ha fatto, da missionario prima e da vescovo successivamente, per quel popolo e per quella terra. Mons. Marinozzi infatti, seppur residente da anni presso il Convento dei Cappuccini di Loreto, non ha mai cessato di prodigarsi per le necessità della popolazione della sua vecchia diocesi, a lui sempre molto casa.
La mostra è ad ingresso libero.