Raffaello e gli amici di Urbino

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Dal 2 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020, ad Urbino si terrà la mostra Raffaello e gli amici di Urbino, allestita presso la Galleria Nazionale delle Marche nel Palazzo Ducale di Urbino, a cura di Barbara Agosti e Silvia Ginzburg, sotto la direzione di Peter Aufreiter. Proprio la Galleria Nazionale delle Marche (in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi ed il MIBACT) ha promosso ed organizzato la mostra allo scopo di portare all’attenzione del pubblico il vivo ambiente artistico di Urbino e le figure di esso che hanno condizionato Raffaello, portandolo il suo talento artistico a svilupparsi verso lo stile della memorabile stagione romana. Ed ovviamente all’influenza del Sanzio sugli artisti locali contemporanei e che sono venuti dopo di lui.

Sono 19 le opere di Raffaello allestite e provenienti dai maggiori musei del mondo, tra cui il Louvre, il British Museum e la National Gallery di Londra, l’Ermitage di San Pietroburgo e il Kunsthistorische Museum di Vienna. Alle opere del talentuoso artista, saranno affiancate 65 opere di artisti legati a lui e al suo stile. L’intento è di “raccontare il fondamentale passaggio avvenuto nella cultura pittorica dell’Italia centrale dal XV al XVI secolo così come lo presenta nelle ‘Vite’ Giorgio Vasari, seguendo i percorsi intrecciati di Raffaello Sanzio e di altri due pittori, anch’essi urbinati di nascita e suoi amici, Timoteo Viti e Girolamo Genga”, come dichiarato dalle curatrici Silvia Ginzburg e Barbara Agosti. Non saranno dimenticare anche altri influenti artisti che hanno svolto una parte essenziale nella formazione e nell’elaborazione del nuovo stile raffaellesco, ovvero Luca Signorelli e Perugino.

Tra le opere di Raffaello si potranno ammirare la Madonna Conestabile, la  Madonna Colonna, la Santa Caterina di Alessandria e il Ritratto di Gentildonna detto “La Muta”. Oltre a questi musei italiani ed esteri hanno collaborato prestando numerosi disegni di Raffaello, allo scopo di portare il pubblico ad apprezzare anche il disegno degli antichi maestri, ancora poco riconosciuto in Italia.

Non solo pittura quindi, e a sottolinearlo troviamo anche il progetto Raffaello in Minecraft, uno dei videogiochi più diffusi negli ultimi anni, soprattutto tra i più giovani. il progetto ha visto la collaborazione di Apptripper e Makercamp con il supporto di Microsoft e Cisco. Un approccio sperimentale spinto dal direttore Aufreiter, che fa notare come proprio i giovani studenti in gita scolastica forniscano un terzo dei visitatori del Palazzo Ducale.  
Un’esposizione collaterale dal titolo Raphael ware. I colori del Rinascimento illustra la produzione ceramica del ‘500, ponendo attenzione ai legami con la cultura dell’epoca.

Raffaello Sanzio è di certo uno degli artisti più conosciuti, maestro del Rinascimento italiano e autore di opere che nei secoli continuano ad essere ammirate e apprezzate, quando non imitate. La ricorrenza dei 500 anni dalla morte dell’artista cadrà nel 2020, ed ecco uno dei motivi per cui la sua città natale ha voluto allestire una mostra in suo onore: una celebrazione che avverrà proprio in quegli ambienti in cui il giovane Raffaello sotto la guida del padre Giovanni Santi iniziava a muovere i primi passi, circondato da un elevato ambiente culturale. Raffaello e gli amici di Urbino sarà anche il canto del cigno del direttore Peter Aufreiter, che dopo i cinque anni previsti ha deciso di lasciare il suo incarico. Un periodo in cui ha portato la sua esperienza al servizio del personale della Galleria Nazionale delle Marche, ed il cui slancio finale ha portato all’allestimento di questa mostra che vuole solo essere un altro passo, per esplorare e conoscere la figura di Raffaello e l’ambiente in cui lavorava, portando la sua città a rimanere un importante centro culturale italiano, come è ormai da secoli.

Autore: Redazione