Continuano fino al 6 gennaio le visite alla Cripta di Sacro Monte. La Cripta rappresenta il cuore del Borgo di Santa Maria del Monte, il luogo più antico della fede varesina.
Questo luogo ancor oggi sito di profonda spiritualità è stata meta di passaggio dei pellegrini tra il 1500 il 1900 che spontaneamente lasciavano graffiti sulle pareti.
Ancora oggi nelle pareti si possono ammirare gli affreschi ed i graffiti, tuttora leggibili, lasciati dai visitatori del tempo che aiutano ad inquadrare il tipo di persone che frequentavano questo luogo. Ed è per tale motivo che il Santuario di Santa Maria del Monte è diventato nel tempo luogo della conservazione della memoria del passaggio dei pellegrini.
La Cripta
La Cripta è formata da tre ambienti: la visita inizia dalla Sala delle Madonne, composta con affreschi del trecento dedicati a Maria Vergine. La visita continua con il corridoio delle sepolture e la particolare tomba rubricata distinta con il colore rosso, riconducibile al XI-XII secolo.
Il percorso si conclude con la Cripta vera e propria, completamente affrescata e colma di graffiti. Ritroviamo questo luogo descritto nei documenti del XVI secolo indicato con il nome di “Cementerio” che conserva tutt’oggi numerose sepolture visibili ai turisti.
Una gita al Sacro Monte durante le festività natalizie è il modo migliore per immergersi completamente in una storia antica. Gli ambienti, musealizzati e climatizzati, consentono ai visitatori di amplificarne il significato.
Visite speciali
Sono programmate visite speciali, tra cui Le Natività del Sacro Monte. Dall’antico al contemporaneo, un percorso che comprende una selezione di opere tra la Cripta e il Museo Baroffio. L’excursus stilistico e storico avrà ovviamente come tematica la natività, protagonista dell’opera degli artisti nel corso dei secoli.
Il momento natalizio al Sacro Monte di Varese è pertanto all’insegna della rivalutazione di un luogo che rappresenta l’anima della fede varesina. Fede della quale è possibile individuarne le orme più antiche e affascinanti rintracciabili, dal Seicento ad oggi, perché il Sacro Monte è Patrimonio dell’intera Umanità.
https://www.vaticano.com/turismo/scheda_1253_santuario-del-sacro-monte.html