San Giuliano di Sora

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San Giuliano di Sora è un santo e martire cristiano, che si distinse per la grande fede che non rinnegò nonostante le privazioni e le torture a cui fu sottoposto. Nacque in Dalmazia in una data imprecisata, mentre si conosce il giorno della sua morte, che avvenne a Sora, ovvero il 27 gennaio del 161. Come spesso avviene, il 27 gennaio è stato poi stabilito come giorno della sua memoria per la Chiesa cattolica, e lo è ancora oggi.

Di lui ci sono giunte solo notizie, prima tramandate dalla tradizione orale e poi riportate in alcuni testi. Gli Acta Sanctorum lo dipingono come un giovane soldato che viveva in Dalmazia, durante il periodo delle persecuzioni di Antonino Pio, raggiunse poi l’Italia per predicare il vangelo.
Durante i suoi viaggi, San Giuliano venne riconosciuto come cristiano nei pressi di Anagni. Fu quindi arrestato e condotto secondo alcune fonti ad Antina, mentre per altre a Sora, dove il governatore Flaviano ordinò di farlo rinchiudere in prigione per sette giorni, senza cibo né acqua per ottenere la sua abiura. San Giuliano non rinnegò la sua fede, per questo il governatore ne ordinò la tortura, interrotta però dal crollo del tempio di Serapide. Fu quindi deciso di condannarlo a morte per decapitazione, proprio nelle vicinanze del tempio crollato, e la sentenza fu eseguita il 27 gennaio del 161.

Oltre a queste informazioni ne sono giunte altre con lievi differenze, a esempio che fu condotto prigioniero per la prima volta a Sora invece che ad Antina, e che il governatore fosse Daciano e non Flaviano, anche se il suo persecutore proveniva in ogni caso da Sora. Anche l’anno del martirio per alcuni riporta un differenza, ad esempio, negli Annales Ecclesiastici, Baronio definisce come anno il 175, sotto Marco Aurelio. Eppure, sempre Baronio (nel Martirologio romano) conferma Sora come luogo del martirio e fa un riferimento ad Antonino Pio (138-161).

Tracce del culto di San Giuliano di Sora sono presenti fin dal II secolo, presso la Chiesa d’occidente, e questo paragrafo del Martirologio Romano ne riassume la storia:
“San Giuliano di Sora, martire. Fu arrestato durante la persecuzione di Antonino, sotto il governatore Flavio. Per il fatto che, mentre veniva torturato crollò un tempio pagano, ricevette la corona del martirio per decapitazione.” (Vetus Martyrologium Romanum A.D. MDCCCCLVI)

Le sue reliquie furono ritrovate il 2 ottobre 1612, nel luogo del suo martirio, per poi essere trasportate nella Chiesa di Santo Spirito, per volontà della duchessa Costanza Sforza Boncompagni. Questa testimonianza viene fornita da un documento autografo del vescovo Girolamo Giovannelli (1609-1632), trasmesso alla Congregazione dei riti il 15 aprile 1614. In occasione della traslazione delle reliquie, Gugliano (in Campania) inviò una delegazione per richiedere la cessione di alcune reliquie del santo. La richiesta fu soddisfatta dal prelato, gesto che portò San Giuliano di Sora a diventare patrono di Giuliano. Le reliquie furono custodite per quasi duecento anni nella Cappella del Tesoro, costruita appositamente nel 1631, all’interno della chiesa principale di Santa Sofia, per poi essere condotte nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, sotto l’altera intitolato al santo, per volere del vescovo Agostino Colaianni (1797-1814).

Autore: Redazione