San Tommaso d’Aquino nacque a Roccasecca nel 1225, fu un religioso e teologo ma anche un filosofo e accademico italiano. Definito Doctor Angelicus, era un frate domenicano sostenitore della Scolastica. Viene venerato come santo dalla Chiesa cattolica fin dal 1567 e considerato Dottore della Chiesa.
La figura di Tommaso rappresenta uno dei principali punti di riferimento teologici della Chiesa cattolica. La sua teologia segna un punto di unione tra la filosofia classica e la cristianità. Attinge dai filosofi greci come Aristotele , Platone e Socrate, approdando nel tempo a Plotino.
Le origini di Tommaso sono siciliane difatti nacque nel territorio del Regno di Sicilia nell’attuale Roccasecca, da Landolfo d’Aquino e da Donna Teodora Galluccio, una nobildonna appartenente alla potente famiglia napoletana dei Caracciolo.
Tommaso come figlio più piccolo era destinato alla vita ecclesiastica ed a soli 5 anni venne inviato all’Abbazia di Montecassino, dove suo zio era l’Abate per ricevere un’educazione religiosa. Nell’abbazia Tommaso acquisì i primi insegnamenti delle lettere e venne iniziato alla vita religiosa benedettina.
Nel 1236 la tranquillità del monastero venne minacciata da disordini politici. Il padre decise quindi di mettere al sicuro la vita del figlio e di farlo trasferire, ormai adolescente, a Napoli per completare gli studi. Nel 1239 Tommaso conobbe i Domenicani nel nuovo convento di Napoli e nel 1244 entrò a far parte dell’ordine con la cerimonia della vestizione.
I Domenicani di Napoli l’anno seguente decisero che non fosse sicuro trattenere presso di loro Tommaso e lo inviarono a Roma per farlo incontrare con il maestro dell’Ordine, Giovanni Teutonico. Quest’ultimo era in procinto di partire per Parigi.
Accogliendolo fraternamente inviò Tommaso prima a Parigi e poi a Colonia, dove c’era un fiorente Studium generale sotto la direzione di fra Alberto Magno, maestro in teologia, ritenuto il più sapiente tra i sapienti in tutti i campi del sapere.
A Parigi Tommaso trascorse 2 anni per studiare le arti nella facoltà e nel convento. Mentre nel 1248 partì per Colonia con fra’ Alberto, dove continuò il suo studio della teologia e il suo lavoro di assistente.
Il pensiero teologico di Tommaso d’Aquino
Per il pensiero di Tommaso l’anima viene creata “a immagine e somiglianza di Dio” come scritto nel libro la Genesi. Unica e immateriale, priva di volume e priva di peso ed estensione. Trascendente come Dio e come lui in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio, nello stesso modo in cui sono il corpo e gli altri enti.
L’anima per Tommaso è tota in toto corpore, ovvero contenuta interamente in ogni parte del corpo, per cui legata ad esso indissolubilmente. Questo tema è ripreso nella Prima Parte della Summa theologiae. Trattato teologico dedicato pertanto al rapporto tra anima e corpo.
Secondo Tommaso:
«Ciò che si accetta per fede sulla base della rivelazione divina non può essere contrario alla conoscenza naturale… Dio non può indurre nell’uomo un’opinione o una fede contro la conoscenza naturale… tutti gli argomenti contro la fede non procedono rettamente dai primi principii per sé noti.»
Da Tommaso d’Aquino, Summa contra Gentiles, I, 7
Nel pensiero teologico di Tommaso importanti furono gli studi sulle le cinque vie per dimostrare l’esistenza di Dio e la distinzione fra le tre forme di conoscenza umana.
Tommaso venne canonizzato nel 1323 da papa Giovanni XXII. Viene celebrato dalla Chiesa cattolica il 28 gennaio, mentre la Chiesa luterana lo ricorda l’8 marzo.
San Tommaso d’Aquino è inoltre patrono dei teologi, degli studenti, degli accademici e dei librai. È patrono della città e della diocesi privernate e della Città e della diocesi aquinate.
Il giorno 11 aprile 1567 papa Pio V lo dichiarò Dottore della Chiesa con la bolla Mirabilis Deus.