Una delle cose che ci ha permesso (e ci permette ancora) di sopportare questo difficile periodo è l’arte nelle sue varie forme, che sia in forma di libro, musica o spettacolo televisivo, per citare i più comuni. Anche per questo Papa Francesco ha voluto rivolgere un pensiero proprio agli artisti, durante la Messa a Santa Marta nel lunedì della terza settimana di Pasqua, per celebrare la creatività e la via della bellezza, come il santo padre l’ha definita.
Durante l’introduzione ha rivolto quindi parole di conforto e lode per questa categoria, a cui non sempre viene tributato il giusto riconoscimento: “Preghiamo oggi per gli artisti, che hanno questa capacità di creatività molto grande e per mezzo della strada della bellezza ci indicano la strada da seguire. Che il Signore dia a tutti noi la grazia della creatività in questo momento.”
Il Papa si è poi concentrato sulla parola del Vangelo (Gv 6, 22-29), quando dopo aver moltiplicato pani e pesci, Gesù viene cercato dalla folla sazia ed appagata, che rimprovera, esortandola ad impegnarsi non per il cibo che non dura, ma per quel cibo che rimane per la vita eterna, e che sarà il Figlio dell’uomo a dare. La folla rimane confusa a quelle parole e chiede cosa dovrebbe fare, al che Gesù risponde: “Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato”.
Questo fa il Signore: ricorda agli uomini che hanno intrapreso un cammino troppo mondano di correggere il passo, ed incamminarsi su una via più evangelica; la più importante. Lo smarrimento è quello che proviamo quando ci allontaniamo e perdiamo la strada del Vangelo, dimenticando l’entusiasmo che ci aveva arrecare la parola del Signore. Ed è Gesù a farci tornare a quell’emozione, allontanandoci dalle tentazioni e facendoci la grazia di permetterci di tornare a quella prima chiamata, sotto lo sguardo amorevole di Gesù stesso. Per questo il Papa ha pregato, affinché ognuno di noi possa ricordare e sperimentare di nuovo la forza di quel primo incontro con Gesù, quando con amore ci ha detto “Seguimi”. Il suo amore è ancora oggi con noi, e non dobbiamo dimenticarlo, prendendo quelle deviazioni che ci portano lontano dalla strada evangelica, in cui lo abbiamo incontrato .