Il Santuario di Lourdes riapre

di Pubblicato in Approfondimenti, Eventi, News


Oggi 16 maggio riapre parzialmente il Santuario di Lourdes. Dopo circa due mesi di chiusura a causa della pandemia da coronavirus, il Santuario di Lourdes riapre le porte.

La Francia ha deciso per la riapertura solo per i singoli pellegrini provenienti dalla regione, entro un raggio massimo di 100 km. Nonostante il virus della pandemia non sia ancora debellato si è deciso di riaprire questo sabato di metà maggio introducendo nuove regole.

L’accesso sarà permesso osservando scrupolosamente le regole di distanziamento e di sanificazione del luogo. Le Messe con la presenza dei fedeli per il momento saranno vietate.

Il nuovo regolamento del santuario di Lourdes

Dal momento della sua fondazione questa chiusura di quasi due mesi per il santuario di Lourdes è stata la più lunga. Sabato 16 maggio uno dei santuari più famosi al mondo che ricorda l’apparizione della Vergine Maria a Bernadette Soubirous spalanca di nuovo le porte.

Tuttavia sono state prese misure restrittive per salvaguardare la salute dei pellegrini che si pensa saranno migliaia. L’accesso dei pellegrini sarà possibile solo nel pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Verrà consentito l’accesso a gruppi di pellegrini di massimo dieci persone. Tutti dovranno indossare le mascherine protettive e potranno trattenersi all’interno per non più di 30 minuti.

Per il momento l’accesso diretto alla “Grotta delle Apparizioni” non è ancora permesso. Tuttavia sarà possibile fermarsi davanti alla “Grotta”, sulla parte della riva destra del fiume Gave. Verrà data la possibilità ai pellegrini di prendere l’acqua delle fontane, utilizzando un dispositivo adeguato.

Tutte le Messe che erano prima inserite nel palinsesto della giornata restano vietate ai pellegrini. Davanti alla “Grotta” si manterrà la preghiera perpetua e sarà possibile confessarsi.

Il Rettore del Santuario

Monsignor Olivier Ribadeau Dumas, rettore del più grande Santuario mariano di Francia commenta la riapertura con: “Un grande segno di speranza”. Dopo tanti mesi di chiusura finalmente ci sono i primi segni di ritorno alla normalità, sebbene parziale.

Certamente è necessario aprire poco per volta l’accesso al santuario per poter controllare il flusso dei pellegrini. Scegliendo prima i provenienti dalla regione per non alimentare sconsideratamente il movimento delle persone.

Autore: Franco Collodet

Sociologo e scrittore. Studi specialistici in Scienze Storico-Antropologiche delle Religioni. Master presso la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini. Esperto dei cammini religiosi in Europa e in Medio Oriente.