Il culto di Santa Rita da Cascia è uno dei più diffusi al mondo, toccando i più disparati Paesi con il suo messaggio di pace e dialogo tra le persone. Si può ben dire che l’amore universale della santa patrona dei casi impossibili abbracci l’intero globo.
Per quanto riguarda l’Italia, tracce del culto della santa sono sparse in tutta il paese.
In Piemonte, tale è la devozione del popolo di Torino che il “Santuario” di Santa Rita, come viene chiamato, è in realtà una parrocchia-santuario, privo di titolo ufficiale, ma eletto a luogo di culto dalla venerazione dei fedeli.
In Lombardia, a Consiglio di Rumo (Como), nella cappella della parrocchia a lei intitolata è stata posta una statua come oggetto di venerazione.
In Toscana, la comunità di Sesto Fiorentino (Firenze) organizza una festa per la santa, le cui celebrazioni culminano il 22 maggio, manifestando costante devozione per la santa degli impossibili, soprattutto da parte del gruppo “Amiche di Santa Rita”.
In Campania, ad Avellino, città di cui Santa Rita è patrona, le celebrazioni per la sua festa cominciano già il 13 maggio con l’inizio della novena. La partecipazione raccoglie numerosi consensi di anno in anno.
In Calabria, nella parrocchia di Maria SS Annunziata in Orsigliadi, a Rombiolo (Vibo Valentia), ogni anno la comunità si attiva per celebrare la festa in onore della santa.
In Puglia, nella città del terzo miracolo di Santa Rita, Conversano, giunge in pellegrinaggio il gruppo della Divina Misericordia di Molfetta, dal 2016, per riunirsi nella chiesa-convento dei Ss Medici Cosma e Damiano, in un momento di preghiera comune.
In Sicilia, a Castelvetrano (Trapani) tanta è la devozione per Santa Rita, che la comunità gli dedica un vero e proprio corteo storico. Il corteo tramite otto quadri viventi ne raffigura i momenti più importanti della vita.
In Sardegna, nella parrocchia di Pattada si trova un arazzo che si è voluto far benedire proprio dai padri del Santuario Santa Rita da Cascia, per manifestare la devozione della comunità alla donna.
