Papa Celestino V, detto Pietro da Morrone è il santo del 19 maggio. E’ il santo patrono di due comuni ed entrambi ne rivendicano la nascita: Sant’Angelo Limosano e Isernia. Celestino significa venuto dal cielo.
La storia di papa Celestino V
Celestino V nacque intorno al 1210 in Molise. Da subito intraprese gli studi teologici trasferendosi da un monastero all’altro, prima presso il monastero benedettino di Santa Maria in Faifoli, nella diocesi di Benevento. Poi mostrò una particolare predisposizione all’ascetismo e si ritirò qualche anno dopo in una caverna sul Monte Morrone, vicino a Sulmona.
Nel 1240 andò a Roma, in Laterano, dove studiò per prendere gli ordini sacerdotali. Celestino il 29 agosto del 1294 venne eletto papa. Uno dei primi atti ufficiali fu la cosiddetta Bolla del perdono, una bolla che dona l’indulgenza plenaria a tutti coloro che si rechino nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio e confessino, pentiti i propri peccati. Celestino istituì a Collemaggio quello sarebbe stato in seguito il modello di Giubileo.
Tuttavia dopo gran parte della vita trascorsa facendo vita da eremita quel ruolo era difficile da sostenere. Così quattro mesi dopo la sua incoronazione, il 13 dicembre 1294, rinunciò all’investitura da papa, sostenuto anche dal cardinal Benedetto Caetani. I tentativi per dissuaderlo furono tanti ma nel corso del concistoro diede lettura della celebre rinuncia da vescovo di Roma.
«Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della Plebe, al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all’onere e all’onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale.»
Dopo la rinuncia al papato venne messo sotto controllo dal nuovo papa. Saputo del tentativo d’imprigionarlo Celestino V si diede alla fuga andando verso Vieste con l’intenzione di imbarcarsi per la Grecia. Raggiunto dalle guardie venne imprigionato nella rocca di fumane nei pressi di Frosinone. Il 19 maggio del 1296 celestino morì sofferente dalla deportazione e debilitato dalla prigionia.
La devozione per San Celestino V
Il 5 maggio del 1313 San Celestino V venne canonizzato da papa Clemente V, sollecitato fortemente dal re di Francia Filippo il Bello. Le sue spoglie nel 1317 vennero traslate dall’ abbazia di Ferentino a L’Aquila alla basilica di Santa Maria di Collemaggio.
Il 18 aprile 1988 la salma di papa Celestino V venne trafugata. Tuttavia due giorni dopo, venne ritrovata nel cimitero di Cornelle e Roccapassa, nei pressi del comune di Amatrice. Non si sa quale siano i motivo del perché sia stata trafugata e mai stati vennero scoperti i sagrileghi.
Con il terremoto del 2009 a l’Aquila del 2009 ed il crollo della volta della basilica la teca con le spoglie del santo vennero seppellite. I Vigili del fuoco riuscirono poi a dissotterrarle e recuperarle.
Celestino V è il 192º Papa della chiesa cattolica, viene venerato il 19 maggio anche con il nome di San Pietro Celestino.
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