Il 19 giugno si festeggia il Sacro Cuore di Gesù. Il cuore di Gesù a cui tutti i cristiani della Chiesa cattolica rendono devozione.
La Chiesa Cattolica adorando il Sacro Cuore di Gesù esprime il culto dell’ adorazione onorando sia la materia della corporeità umana, indissolubile ed unita con la Divinità, che il Salvatore degli uomini, simboleggiato dal suo Cuore.
Il Sacro Cuore di Gesù è raffigurato incoronato di spine, ferito dalla lancia e sovrastato dalla croce in memoria del sacrificio di Gesù Cristo per la salvezza dell’uomo. Il Sacro Cuore è circondato dalle fiamme che rappresentano l’ardore e la misericordia che Cristo ha per i peccatori.
La Chiesa Cattolica afferma il mistero della Santissima Trinità. Gesù Cristo Dio è la seconda Divina Persona. Questo dogma della fede riconosce Gesù come vero Dio e vero Uomo.
La mistica tedesca nel medioevo ha per prima introdotto l’adorazione per il Sacro Cuore di Gesù. Tra i primi Matilde di Magdeburgo e Gertrude di Helfta.
La devozione fervente si diffuse tuttavia con la spinta di Giovanni Eudes intorno al XVII secolo. Successivamente fu per le rivelazioni private di Margherita Maria Alacoque che Claude de la Colombière la fece conoscere assieme ai confratelli della Compagnia di Gesù.
Papa Leone XIII ispirato dalla contessa beata Maria del Divin Cuore, mistica e religiosa tedesca appartenente alla Congregazione delle Suore di Nostra Signora della Carità, promulgò l’enciclica Annum Sacrum. Nell’Enciclica si dava consacrazione al Sacro Cuore di Gesù.
Altre Encicliche importanti riferite al Sacro Cuore sono: Miserentissimus Redemptor di Pio XI e Haurietis Aquas di Pio XII.
Le Testimonianze
Si racconta che a Paray-le-Monial, nel monastero della Visitazione, intorno al 1670, Santa Margherita Maria Alacoque intorno al Corpus Domini, si chinò davanti al Santissimo Sacramento. Davanti a quel gesto le apparve Gesù che le mostrò il suo Santissimo Cuore.
Nell’apparizione il Sacro Cuore era circondato da fiamme, da una corona di spine e con una ferita. Una croce era piantata al di sopra.
Gesù parlandole le disse:
«Vedi questo Cuore che si strugge d’amore per gli uomini. Ciò nonostante non riceve che ingratitudine e oltraggi. Questo Cuore è sempre disposto a versare grazie e benedizioni sopra di tutti. Ma gli oltraggi continui che mi fanno, ne impediscono la diffusione. Pensa tu adunque a riparare un sì lagrimevole disordine, e fa che il venerdì successivo all’ottava consacrata all’onore del mio Divin Corpo. Sia specialmente consacrato all’onore del mio Divin Cuore. Riparando con onorevole ammenda e devota comunione le offese che ricevo nella divina Eucaristia. Io spargerò abbondanti benedizioni su quanti mi presteranno questo culto. A te affido l’incarico di far conoscere ed eseguire il mio volere».
Margherita, obbedì alla volontà di Gesù.
I vescovi di Roma nel tempo ne aumentarono la devozione. Papa Clemente X approvò la devozione al Sacro Cuore, attribuendole molte indulgenze. Pio IX allargò la festa a tutta la Chiesa, mentre Pio XI elevò la festa a rito doppio di prima classe, una particolare recita dell’Ufficio divino.