Santa Ester Regina

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La santa del 1 luglio è Ester, protagonista del biblico libro che porta il suo nome.

La storia di Ester è ambientata nell’impero persiano.  Ester deriva dal persiano sitareh, che significa astro, o stella o Venere. In ebraico invece è Hadassah, che significa mirto.  Ester era una bellissima donna della tribù di Beniamino, deportata assieme a gran parte del popolo ebraico a Susa all’epoca del re Joackim.

La giovane era rimasta orfana di entrambi i genitori. Lo zio Mardocheo si era preso cura di lei allevandola come una figlia. Una volta cresciuta la sua bellezza spiccava sopra ogni altra donna. Il re Assuero una volta ripudiata la moglie, mentre cercava la futura regina incontrò lo splendore di Ester.

Lo zio Mardocheo, sebbene suddito fedele, cadde in disgrazia presso il potente Aman, che ricopriva la carica più alta del regno, allorché si rifiutò di «piegare il ginocchio» e di «prostrarsi» davanti a lui. Ritenendosi insultato gravemente Assam emanò un decreto con il quale si dava ordine di sterminare lui e tutto il suo popolo.

Preso dal terrore Mardocheo decise di ricorrere all’aiuto di Ester, chiedendole di intercedere presso il re in favore di sé stessa e di tutto il suo popolo. E così la ragazza, dopo aver lungamente pregato il Signore, prese il coraggio di presentarsi al cospetto del re. Al momento di parlare però, presa dall’angoscia, cadde svenuta. Il re si commosse grandemente e volle sapere il motivo di tanto turbamento: accettò un invito a cena della ragazza, ma in quell’occasione Ester non volle rivelargli nulla.

Rimandò il momento ad una seconda volta quando invitò ad un banchetto il re insieme ad Aman. Durante la cena rivelò la sua origine ebraica ad Assuero facendo così intendere al re che anche lei sarebbe stata condannata a morte, insieme a tutto il suo popolo. La reazione del re fu furiosa: condannò al patibolo Assam e i suoi dieci figli che avevano tramato. Promulgando un nuovo decreto con il quale ordinava agli ebrei di combattere i propri nemici.

Nel giorno previsto per lo sterminio dei giudei, sono loro a vincere sui nemici. Anzi, Ester ottenne dal re che l’eliminazione dei suoi avversari a Susa continuasse anche il giorno seguente. Il libro termina con l’istituzione della festa ebraica dei Purim, che significa capovolgimento delle sorti, a memoria della salvezza raggiunta.

La figura di Ester è diversamente considerata dai commentatori. Negativa per alcuni che la ritengono priva di personalità e plagiata dallo zio, per altri invece una eroina coraggiosa e saggia, che mette in pericolo se stessa per salvare il proprio popolo dal genocidio, con una grande forza di carattere.

Anche nell’Haggadah vengono riconosciuti i lati positivi di Ester. Una donna di carnagione olivastra di straordinaria bellezza con uno charme femminile particolare che supera in bellezza tutte le donne persiane.