San Giacomo apostolo e martire, nacque a Betsaida , in Galilea, e fu uno dei dodici apostoli di Gesù, da cui venne chiamato insieme al fratello Giovanni. Conosciuto anche con il titolo di Giacomo il Maggiore (per distinguerlo dall’apostolo suo omonimo Giacomo Alfeo, detto il Minore) è venerato da tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi. Viene ricordato dalla Chiesa cattolica il 25 luglio di ogni anno.
Nato e cresciuto a Betsaida, Giacomo venne attirato dalla parola di Gesù mentre svolgeva il suo lavoro da pescatore con il fratello Giovanni, ed entrambi divennero fedeli seguaci del messia, accompagnandolo durante la sua vita pubblica.
Entrò a far parte nella cerchia dei tre più fidati apostoli, ed insieme a Pietro fu testimone della trasfigurazione di Gesù, della resurrezione della figlia di Giairo e dell’ultima notte che il maestro trascorse al Getsemani. Soprattutto in quest’ultimo episodio poté essere testimone dell’amore con cui Gesù affrontò la sofferenza e l’umiliazione. Dopo la morte dell’amato maestro, Giacomo si fece portatore della sua parola, per evangelizzare pagani e miscredenti (si dice che nei suoi viaggi abbia raggiunto anche la Spagna), ma intorno al 43 o al 44 d.C., si trovava in Giudea, dove re Erode Agrippa I “cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa, e fece uccidere di spada Giacomo fratello di Giovanni”. Fu così che Giacomo divenne il primo apostolo martire, morto per decapitazione.
Nella Legenda Aurea viene descritto come alcuni discepoli di Giacomo ne trafugarono il corpo decapitato, per condurlo fino alle coste della Galizia. Qui giacquero fino all’anno 830, quando il sepolcro con le sue spoglie fu ritrovato grazie ad una visione luminosa avuta dall’anacoreta Pelagio, che mosse la fede del vescovo Teodomiro portandolo alla scoperta dei resti del santo apostolo. Il luogo del miracoloso ritrovamento fu chiamato campus stellae (ovvero campo della stella), da cui in seguito prese il nome la città di Santiago di Compostela (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago), capoluogo della Galizia.
Il luogo in cui fu rinvenuta la tomba divenne meta di numerosi pellegrinaggi già dal Medioevo, per questo furono iniziati i lavori per un’imponente basilica a lui dedicata, nel 1075. Il pellegrinaggio a Santiago (presso il Cammino ancora oggi famoso e frequentato dai pellegrini) divenne uno dei principali per i cristiani del Medioevo, insieme a quello verso la tomba dell’apostolo Pietro a Roma, e a Gerusalemme per visitare la tomba di Gesù.
Ancora oggi la figura di San Giacomo apostolo è una delle più importanti per la cristianità, ed il 25 luglio sono molte le manifestazioni e cerimonie a lui dedicate. Il suo principale santuario rimane quella Cattedrale di Santiago di Compostela, che fecero sorgere quasi mille anni fa in su onore. Patrono di Spagna, Croazia, Cile, Nicaragua e Guatemala, oltre che dei cavalieri, farmacisti, cappellai, soldati, viaggiatori, veterinari e profumieri, viene in genere associato ai simboli quali bordone e cappello da pellegrino, conchiglia, stendardo, bastone e bisaccia.