La popolazione di Fermo è sempre stata molto devota alla Vergine Maria. Una prima traccia della festa dell’Assunzione di Maria (il 15 agosto) si ha già nel 998, ma per avere testimonianze più concrete di come tali festeggiamenti si svolgessero si deve fare un balzo in avanti di quasi 400 anni, fino al 1382, quando negli “Statuta Firmanorum” (norme per regolare la vita democratica a Fermo) si ritrovano anche le prescrizioni da seguire nello svolgimento della Festa di Santa Maria.
Già nel primo libro viene riportato che le autorità locali sono tenute a “fare in modo che ogni anno il giorno della festa dell’Assunzione della vergine Maria della metà di Agosto, sia festeggiato e celebrato più degnamente possibile, come è consuetudine fin dall’antichità”. Così come ci si rivolge poi ai cittadini affinché “nella vigilia di detta festa, ordinatamente e dignitosamente come è consuetudine, si rechino alla cattedrale dedicata alla Vergine Maria, per portare le offerte ed onorare la festa”.
In documenti successivi dei secoli successivi si ritrovano poi vere e proprie miniature del corte che ogni anno si è tenuto nel giorno dedicato all’Assunzione di Maria. Dame, tamburini, cavalieri, musici, soldati sfilavano in onore della Vergine Beata. Di tale corteo facevano parte tanto i nobili, quanto gli artigiani riuniti per corporazioni; tale sfilata prese il nome di Cavalcata dell’Assunta.
Un tradizione tra le più antiche d’Italia, sopravvissuta tra mille epoche e peripezie fino ai giorni nostri, quando il 15 agosto la città di Fermo torna a dare uno sguardo al passato dando vita alla Cavalcata dell’Assunta (o Palio dell’Assunta), per onorare oggi come allora la propria devozione per la Vergine Maria e la solidità di una prestigiosa tradizione. Durante questo giorno di festa oltre alla celebre sfilata, tenuta da numerosi cittadini delle varie contrade, si tengono sante messe dedicate ed altri eventi religiosi e civili, per fedeli e semplici curiosi visitatori.