Il 6 gennaio è il giorno dell’Epifania, e nella liturgia cristiana è festa in ricordo della manifestazione di Dio, fattosi carne nel Bambin Gesù, a tutti i popoli. A lui giungono i tre Magi, che portano con sé oro, incenso e mirra, rispettivamente doni che alludono alla regalità, alla divinità e alla Passione. Il termine epifania, deriva proprio dal greco ed indica una “manifestazione divina, apparizione”.
In Italia, nonostante fu cancellata dal calendario civile nel periodo tra il 1978 e il 1985, è rimasta una festività popolare molto sentita e piena di tradizioni: pranzi e cene tra parenti, presepi viventi al loro apice con l’arrivo dei Magi, offerte di cibo ai più poveri, sagre di paese. In particolare al Sud, è più marcato l’aspetto religioso di questa festività, che da tradizione conclude il periodo delle feste natalizie: “l’Epifania tutte le feste porta via”.
L’episodio dell’arrivo dei Magi a luogo in cui si trovava il neonato Gesù Bambino è narrato dal Vangelo di Matteo. Giunti a Gerusalemme chiedono “Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. I tre Magi simboleggiano quindi i pagani e gli stranieri che accettano e riconoscono la venuta dell’unico vero Dio. Magio è infatti un vocabolo in lingua persiana, seppur dall’etimologia oscura. Sulla natura di queste figure che siano state tre o più, e che fossero davvero dei Re si è molto discusso e ci sono numerose teorie, anche tra i padri della Chiesa stessi. Talvolta, anche ai tre doni vengono attribuiti significati diversi, sempre pregni di concetti teologali. Di sicuro si trattava di uomini in cerca di Dio, e che hanno saputo riconoscerlo quando si è fatto carne per amore degli uomini.
Ma come si arriva dalle figure dei tre Magi, che Benedetto XVI definì saggi intenti a scrutare il cielo in cerca di Dio, fino alla simpatica vecchietta che porta dolci (o carbone) ai bambini? Oggi è infatti la Befana il personaggio spesso più ricordato in conseguenza della festa dell’Epifania. Una delle leggende che ci viene tramandata è quella di una vecchietta da cui i Magi in viaggio si fermarono per chiedere informazioni. La vecchina fu invitata a seguirli per andare ad accogliere Gesù Bambino, ma lei rifiutò. In seguito si pentì della sua scelta e decise di preparare dei dolci ed accompagnarsi ai tre Magi. Ma non li trovò. Incerta su chi fosse quel Gesù Bambino di cui parlavano, andò di casa in casa a donare i suoi dolci ai bambini, nella speranza che uno di loro fosse quel Gesù, di cui i Magi gli avevano parlato.