Dal 24 ottobre 1964, per volere di Paolo VI, San Benedetto da Norcia è il principale patrono d’Europa. In seguito, tra il 1980 e il 1999 si aggiunsero a lui anche Brigida di Svezia, Caterina di Siena, Cirillo e Metodio, Teresa Benedetta della Croce.
San Benedetto nacque a Norcia nel 480 circa, e visse una vita pia e dedicata alla fede, tanto che la sua ricerca spirituale lo portò a fondare il monachesimo. Alla base di tale approccio alla religione cristiana si trova la sua famosa Regola “ora et labora”. Prega e lavora quindi, come sintesi perfetta della vita che condusse e che fu da esempio a numerosi religiosi della sua epoca. Una via spirituale tanto apprezzata da portare alla fondazione di numerosi monasteri in tutta Europa e nel mondo, oltre mille a due secoli dalla sua morte, avvenuta intorno al 557. Un’eredità che non solo gli sopravvisse ma si espanse portando alla fondazioni di tanti altri ordini monastici, nei secoli a venire.
San Benedetto fu quindi un esempio da seguire, nel formare piccole operose società all’insegna della fede e della carità cristiana. La sua semplice formula di “preghiera e lavoro” fu un seme di speranza che il santo piantò nel cuore dell’Europa.
Facile quindi comprendere la scelta presa da Paolo VI, che lo volle patrono d’Europa, ovvero di quel luogo che tanto beneficiò della sua opera, e di cui San Benedetto si “prese cura” con il suo operato. Nelle motivazioni per questa scelta, l’allora pontefice riportò (nella lettera apostolica “Pacis nuntius”) come il santo fu capace di insegnare “all’umanità il primato del culto divino per mezzo dell’opus Dei, ossia della preghiera liturgica e rituale. Fu così che egli cementò quell’unità spirituale in Europa in forza della quale popoli divisi sul piano linguistico, etnico e culturale avvertirono di costituire l’unico popolo di Dio”.
Oltre al lato spirituale (ora), con la sua opera San Benedetto fu promotore (et labora) di centri di ospitalità per i poveri e pellegrini, di preghiera, cultura. Una vera e propria “promozione umana”, quella portata avanti dal patriarca del monachesimo occidentale. Non solo quindi preghiera e meditazione sulla parola di Dio, ma anche impegno pratico per portare servizio reciproco e carità fraterna. Valori cristiani
Ancora oggi la Regola di San Benedetto è una perfetta guida per il buon cristiano, che permette di imparare l’arte di vivere l’umanesimo vero. Una luce in grado di illuminare il cammino, che ci ricorda come alla spiritualità deve sempre essere accompagnato l’impegno materiale, per noi stessi e per il prossimo.