Da anni, il Venezuela attende la beatificazione di José Gregorio Hernández. Un uomo semplice che ha dedicato la vita al prossimo, in particolare ai bisognosi, senza mai risparmiarsi, tanto da essere chiamato anche “medico dei poveri”. Papa Francesco lo ha definito “uno dei Buoni Samaritani che popolano il mondo”.
José Gregorio Hernández è stato un uomo di grande fede, sempre sensibile ai bisogni del prossimo, soprattutto dei tanti in difficoltà. Un modo di vivere che lo ha fatto avvertire fin da subito in odore di santità. Lo scorso anno è stata annunciata la beatificazione del medico dei poveri, cosa che ha subito avuto una forte acclamazione popolare in Venezuela. Un paese in difficoltà come molti altri, ma con una forte devozione, che nonostante le divisioni (soprattutto politiche) si è ritrovato unito nella gioia della notizia della futura beatificazione, di quello che è un personaggio universalmente amato.
Oggi, il Venezuela avverte forte la divisione in due schieramenti politici e molti soffrono ancora in stato di povertà. Una situazione esasperata dalla pandemia in corso, con una millantata sanità pubblica gratuita, presente spesso solo di nome ma non di fatto. Questo ha portato a milioni di persone costrette a emigrare nell’ultimo paio d’anni.
Dato lo scenario presente in Venezuela, il popolo ha preso con gioia la notizia della beatificazione, che viene nominato santo proprio in questo periodo così difficile, ricordando i suoi valori di amore e rispetto del prossimo. Josè Gregorio ha insegnato nel modo più umile possibile, che siamo tutti uguali, e che una vita piena e arricchita è proprio quella che si dedica alla cura e al sostegno delle persone più bisognose. E tutto questo, mai in modo distaccato e superiore, ma in maniera più umana possibile, stando proprio accanto a quelle persone che di vuole aiutare. Un messaggio di amore che ha lasciato un potente segno tra la gente del Venezuela, come del resto accade quanto si guarda alla vita dei Buoni Samaritani.