San Valentino, il patrono degli innamorati e i suoi miracoli.

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Il 14 febbraio si festeggia San Valentino, uno dei santi più conosciuti, soprattutto perché gli è stato affidato il compito di proteggere gli innamorati.

Nacque nella città di Terni, in Umbria, e la data presunta viene fatta cadere attorno al 175 d. C.

Divenne il primo vescovo della città su decisione del papa allora in carica, Papa Feliciano. I festeggiamenti a lui dedicati, vennero istituiti da Papa Gelasio I. Era il 496 d. C. e venne scelta una data indicativa, quella del 14 febbraio, che coincidesse con una festa pagana: quella dei lupercalia, diffusa in epoca romana. La sua morte avvenne nel 273 d.C.

Fu dedito alla preghiera per tutta la vita e morì da martire. I ternani lo proclamarono Santo Patrono nel 1644. La sua fama è arrivata in tutto il mondo anche grazie una leggenda raccontata nei paesi anglofoni. Si dice che San Valentino regalava ai giovani che gli facevano visita un fiore raccolto nel suo giardino. I ragazzi che avevano ricevuto in dono il fiore si innamoravano e vivevano una vita felice insieme. Per questo il Santo dedicò loro una giornata in cui eseguiva le benedizioni dei voti nuziali.

Il Santo viene ricordato anche per aver celebrato il matrimonio di Sabino, legionario romano, con Serapia, giovane cristiana.

La storia racconta che Sabino, giovane centurione romano che s’innamorò di Serapia, una ragazza di religione cristiana. I due giovani decisero di sposarsi ma la famiglia di Serapia non diede loro il consenso. I due ragazzi si rivolsero dunque al Vescovo Valentino. Sabino però non essendo battezzato per amore di Serapia accettò subito di prendere il sacramento impartito da Valentino. Iniziarono allora i preparativi per festeggiare il battesimo di Sabino e le successive nozze. I due ragazzi erano molto felici per l’imminente avvenimento, ma Serapia si ammalò gravemente. La ragazza fu colpita da una terribile forma di tisi e si aggravò fino ad essere vicina alla morte. Sabino, disperato, chiese subito a Valentino di essere battezzato al più presto e di unirlo in matrimonio con Serapia prima che lei morisse. Valentino, commosso, battezzò il giovane e lo unì in matrimonio con Serapia. La leggenda vuole che quando Valentino alzò le mani al cielo per benedire la loro unione, un improvviso sonno beatificante prendesse i due giovani per l’eternità.

Ancora oggi Terni è meta di innamorati, soprattutto il giorno del 14 febbraio, per visitare la Basilica di San Valentino, dove al suo interno sono conservate le spoglie del Santo. Qui si scambiano promesse d’amore e rinnovano voti matrimoniali.

La preghiera per ricordarlo:

O Signore, per i meriti del tuo santo martire Valentino, concedici, te ne preghiamo, la grazia di sopportare quelle piccole prove che la tua sapienza vorrà mandarci.

Autore: Redazione