Cattedra di San Pietro, riflessione di Don Luciano Sanvito.

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La Chiesa Cattolica festeggia La Cattedra di San Pietro ogni 22 febbraio. Questa ricorrenza mette al centro la memoria della missione particolare che Gesù affidò a San Pietro.

La storia però ci ha riportato l’esistenza di due cattedre di San Pietro, ovvero quella prima del suo viaggio e del martirio a Roma, e quella della sede del magistero di Pietro identificata in Antiochia. Per questo un tempo la liturgia celebrava questi due momenti in due date differenti: il 18 gennaio Roma e il 22 febbraio Antiochia. Poi avvenne la riforma del calendario che le unificò nell’unica festa che oggi conosciamo, ovvero quella del 22 febbraio.

Nel messale romano viene spiegato il suo significato “con il simbolo della cattedra pone in rilievo la missione di maestro e di pastore conferita da Cristo a Pietro, da lui costituito, nella sua persona e in quella dei successori, principio e fondamento visibile dell’unità della Chiesa”

Il signore disse al suo apostolo Pietro “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”.

Riportiamo l’Omelia di Don Luciano Sanvito , dalla Basilica Cattedrale di Reggio Calabria Maria Ss. Assunta, che spiega e riflette sulla Cattedra di San Pietro:

La cattedra di San Pietro richiama a noi che c’è un recipiente nel quale Dio riversa la sua purissima sapienza, fatta di fede, di speranza e di carità.

La cattedra di San Pietro ha le chiavi per aprire e per chiudere tutto quello che passa da Dio e tra gli uomini; è un codice segreto di accesso, intangibile, inaccessibile, invalicabile e imperscrutabile, ma anche destinato a tutti, una volta aperto.
Se rimane chiuso, significa che l’umanità non vi deve accedere.
E tutto questo processo è nelle mani del Padre, attraverso la cattedra di Pietro.

La rivelazione Paterna avviene attraverso una cattedra: un luogo e una persona che Dio si è scelti per essere il segno della sua presenza, della sua sapienza, della sua apertura o chiusura all’umanità in cammino.

La cattedra di Pietro ci richiama maestria nel procedere da parte di Dio, che tutto avviene secondo un piano, non a caso; che tutto viene sapientemente dosato e offerto all’umanità secondo le necessità che solo Dio può conoscere fino in fondo.Dove allora non è “il sangue e la carne” a dominare nel percorso, ma il Padre che si avvicina e apre e chiude, lega e scioglie ogni realtà per il meglio del suo disegno di salvezza.La cattedra di Pietro ci aiuta a essere alunni di fede, speranza e carità.

Autore: Redazione