Due anni fa le tristi immagini della Via Crucis celebrata dal Pontefice in una piazza San Pietro completamente deserta avevano fatto il giro del mondo. Le meditazioni vennero scritte da cinque detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova, una famiglia che aveva perso una persona cara per omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario. Mentre nel 2021, sempre in Piazza San Pietro, le meditazioni vennero scritte dai bambini del Gruppo Scout Agesci “Foligno I” e dalla Parrocchia romana Santi Martiri di Uganda.
Finalmente, dopo due anni di fermo causa emergenza sanitaria, ritorna al Colosseo la Via Crucis guidata dal Papa per il Venerdì Santo. Negli anni passati il rito per la Passione del Signore venne appunto svolto in Piazza San Pietro e senza fedeli, ma da quest’anno verrà riproposto nella sua versione tradizionale.
Il rito, presieduto dal Papa e trasmesso in mondovisione, avverrà il 15 aprile alle ore 21.15 nella splendida cornice dei fori Romani.
Insieme alla Via Crucis, ritorna anche la Messa per la Domenica delle Palme alle ore 10.00 del 10 aprile, in Piazza San Pietro. I riti della Settimana Santa proseguiranno giovedì 14 aprile con la Messa del Crisma nella Basilica di San Pietro alle ore 9.30.
Papa Francesco celebrerà la Messa della veglia pasquale sabato 16 aprile alle ore 19.30 nella basilica vaticana. La Messa di Pasqua, domenica 17 aprile, sarà nuovamente a Piazza San Pietro, alle 10.00, mentre alle 12.00 ci sarà, dalla Loggia centrale, la benedizione “Urbi et Orbi”.
Il 24 aprile, nella Basilica di San Pietro verrà celebrata alle ore 10.00 la Messa dedicata alla Divina Misericordia, mentre ill 15 maggio tornerà la celebrazione a Piazza San Pietro, alle ore 10, per la canonizzazione di alcuni Beati tra i quali Titus Brandsma e Charles de Foucauld.
Tutti questi riti celebrati in Vaticano segnano finalmente il ritorno a una normalità auspicata da molti fedeli.