Ritornano le processioni e la lavanda dei piedi, ma con le dovute precauzioni.

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In questa Pasqua 2022 finalmente i fedeli, dopo due anni di stop e limitazioni causa situazione sanitaria, potranno rivivere riti e celebrazioni a loro tanto cari.

Via libera quindi alle processioni e alla lavanda dei piedi il Giovedì Santo, previa sanificazione delle mani. La Cei informa e invita i fedeli “alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse”. La Domenica delle Palme, l Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano: “Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami”.

Nella Messa vespertina della”Cena del Signore”, il giovedì Santo, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano: “Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina”. Il Venerdì Santo, tenuto conto dell’indicazione del Messale Romano “In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione “per quanti soffrono a causa della guerra”. L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio. La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito. Gli orientamenti sono estesi a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose. 

Queste invece le regole per le messe:

A messa resta l’obbligo di mascherina, cade invece l’obbligo di distanza interpersonale. In seguito allo scambio di comunicazioni tra Conferenza Episcopale Italiana e Governo – con decorrenza 1° aprile 2022 – è stabilita l’abrogazione del Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo. “Tuttavia, – dice la Cei – la situazione sollecita tutti a un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus. Condividiamo alcuni consigli e suggerimenti”.

Nei luoghi di culto al chiuso si acceda sempre indossando la mascherina, visto l’obbligo prorogato fino al 30 aprile del DL 24/2022.

Altri gli accorgimenti da rispettare come:

Igienizzazione: “Si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto; le acquasantiere “si continui a tenerle vuote”. E’ opportuno “continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio”.

Distanziamento: “Non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi”.

I sacerdoti “continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano”. In caso di sintomi influenzali , vietato partecipare alle celebrazioni. La Cei chiede anche che “si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti”.

Autore: Redazione