L’apparizione di San Michele Arcangelo, Patrono di Caltanissetta.

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Due sono le date importanti in cui si ricorda e festeggia San Michele Arcangelo, l’8 maggio e il 29 settembre. Date legate tradizionalmente alle due principali apparizioni del Santo.

La leggenda vuole che l’Arcangelo apparve una prima volta l’8 maggio del 490 e una seconda volta, il 29 settembre del 492.

San Michele Arcangelo è patrono di Caltanissetta e la città tiene molto alla figura del suo Santo protettore.

La ricorrenza dell’apparizione di San Michele Arcangelo, si celebra l’8 maggio. La Festa patronale invece si svolge il 29 settembre, uno degli eventi cittadini più importanti ed è preceduta da una preparazione composta da momenti di riflessione, preghiera e da altre iniziative prettamente religiose che fanno comprendere ai fedeli il profondo senso religioso dell’evento. I festeggiamenti durano una settimana intera.

Per l’occasione, Caltanissetta si ferma per glorificare il suo patrono, e la statua dell’Arcangelo, che risale al 1600, viene portata in processione.

Si racconta di alcuni problemi legati alla fattura della testa, perché lo scultore provò molte volte a plasmare il volto del Santo con le caratteristiche ultraterrene, ma ogni volta rimaneva insoddisfatto. Fu così che dopo vari tentativi si addormentò e al suo risveglio, si narra che trovò il volto del Santo già scolpito e perfetto.

A rafforzare la leggenda della testa vi è il fatto che il simulacro sia costituito da legno di salice, mentre la testa risulta essere fatta con un altro tipo di legno, quello d’olivo. Nella mano sinistra della statua vi è una catena, e nella destra, che sembra puntare al cielo vi è una lancia. Ai piedi della statua è raffigurato il demonio sottomesso dall’Arcangelo.

La celebrazione cittadina del prevede la sfilata di bambini, vestiti secondo il costume del Santo, che precedono la banda musicale e la statua del Santo trasportata e seguita dai fedeli, che per grazia ricevuta, esprimono la loro devozione camminando scalzi. A precedere il simulacro, vi sono le principali autorità civili e religiose.

Al termine della processione, a chiusura delle celebrazione religiose, il santo si ferma innanzi alla porta della cattedrale e con una grandiosa coreografia di fuochi d’artificio, rientra nella chiesa per essere ancora venerato dai fedeli.

Mentre le celebrazioni dell’8 maggio avvengono in ricorrenza dell’apparizione di San Michele Arcangelo. Secondo la storia tramandata si dice che questo era apparso a un frate cappuccino annunciando che avrebbe protetto la città. Quando nel 1625 dilagò la peste, le mura della città furono difese da guardie, schierate lì per impedire agli appestati di accedervi e San Michele fulminò uno di questi nell’atto di entrare. Il Santo patrono viene portato in processione dalla Cattedrale Santa Maria La Nova in Piazza Garibaldi fino alla Chiesa San Michele dove attenderà fino al 22 maggio. Successivamente la statua ritorna in processione, passando per le principali vie del centro storico, al suo luogo di origine.

Autore: Redazione