Festa di Santa Domenica 2022, le luci si riaccendono!

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Finalmente la Festa delle Luci di Scorrano, ricorrenza fatta per onorare la Santa Patrona, ovvero Santa Domenica, può ritornare a brillare, nel primo weekend di luglio, da martedì 5 a giovedì 7.

Come da tradizione, nel cuore del Salento a Scorrano, monumentali e scenografiche luminarie verranno accese per celebrare l’amatissima Santa Domenica.

Una festa paesana che è anche occasione per ammirare uno spettacolo straordinario. La particolarità della sagra infatti è l’installazione di straordinarie scenografie luminose, che trasformano il paese in una vera attrazione, realizzate da artigiani e professionisti con dedizione e maestria. Gli addobbi artistici risultano straordinari, poiché a Scorrano ogni anno i maestri dell’arte delle parature allestiscono sontuose gallerie illuminate da migliaia di lampadine colorate e raffigurazioni che riproducono monumenti e Santi. Santa Domenica.

La straordinarietà di queste opere che svettano nel cielo è incredibile, gli scorsi sono stati rappresentati monumenti come il Colosseo, il Tower Bridge di Londra, la torre Eiffel di Parigi. Un evento unico nel suo genere che attira centinaia di migliaia di turisti e quest’anno si prevedono scintille luminose. Tutto, infatti, è reso irripetibile grazie ai fuochi d’artificio piromusicali, dove musica e fuochi, sincronizzati nota per nota, creano un’atmosfera magica.

Tutto questo ha fatto guadagnare a Scorrano l’appellativo di Capitale Mondiale Delle Luminarie.

Ed ora qualche cenno storico per conoscere meglio la Santa Patrona di questo paese.

Santa Domenica nacque nel 287 a Tropea in Calabria, figlia di Doroteo ed Arsenia. Fin da piccola visse in un ambiente cristiano dove la fede veniva professata quotidianamente. E’ quasi sicuro che la famiglia fosse agiata e ricoprisse una posizione di rilievo, pare che lo stesso imperatore si interessò alla questione che portò Doroteo, Arsenia e Domenica al giudizio. Lo confermerebbe il fatto che ai genitori di Domenica venne risparmiata la vita, in cambio dell’esilio nella regione dell’Eufrate. Domenica, invece, fu sottoposta a numerose pressioni e angherie per farle rinnegare la fede cristiana. Non solo i vari tentativi risultarono vani, ma i prodigi operati dalla Santa portarono a conversione di molti presenti. Condotta in Campania, fu processata e condannata al supplizio “ad leones”, ma i leoni che avrebbero dovuto sbranarla, rimasero impassibili e divennero addirittura docili davanti a lei. Per questo fu condannata alla decapitazione, che avvenne secondo lo storico Baronio il 6 luglio 303.

Il culto della Santa di Tropea si diffuse nel sud Italia e in Oriente, perché i vescovi di Tropea, dipendevano come giurisdizione ecclesiastica dal patriarcato di Costantinopoli. Le spoglie mortali della Santa vennero conservate per molti anni a Vizzini, per essere poi trasportate nella Cattedrale di Tropea, altra città della quale è patrona.

Autore: Redazione