L’antica icona bizantina della Madonna con Bambino, viene venerata da secoli nel comune di Casaluce, nel casertano, questo dipinto è molto popolare e intorno a lui aleggiano numerose leggende.
Il Cavaliere Ruggero Sanseverino portò da Gerusalemme questa icona della Madonna e due idrie al Re Carlo I D’Angiò. La tradizione vuole che l’icona portata in dono a Re Carlo, fosse opera di San Luca e che le idrie fossero addirittura quelle delle nozze di Cana, dove Gesù fece il miracolo di tramutare l’acqua in vino. Per questo gli oggetti divennero molto venerati.
Quando Re Carlo I d’Angiò morì il nipote Ludovico ereditò l’icona e le idrie, però, nel 1282 a Palermo scoppiarono i “Vespri siciliani” e Re Carlo II D’Angiò fu costretto a barattare la propria libertà, compresa quella del figlio Ludovico, con gli oggetti sacri. Ludovico, tornato in libertà e in possesso degli oggetti lasciò l’icona nelle mani dell’amico Raimondo del Balzo, rinunciò all’eredità del Regno di Napoli in favore del fratello Roberto d’Angiò e decise di entrare a far parte dell’ordine dei francescani.
Il Barone Raimondo del Balzo decise in seguito di far diventare il Castello di Casaluce un monastero e di costruire una chiesa, affidando tutto alle sapienti mani dei monaci Celestini, il cui ordine fu fondato da Papa Celestino V, per poi ritirarsi in solitudine e preghiera.
Nella data 4 Maggio 1772 Papa Clemente XIV dichiarò la Vergine con Bambino patrona di Aversa e, in seguito alla soppressione dei monasteri celestini del Regno di Napoli, nel 1807, i monaci celestini lasciarono i monasteri di Aversa e Casaluce nelle mani dei rispettivi parroci.
Inizialmente, i parroci di Aversa e Casaluce fecero un accordo, decidendo di esporre l’icona della Vergine con Bambino per sei mesi a testa, poi l’accordo, nel marzo del 1857 mutò, stabilendo che l’icona avrebbe passato otto mesi a Casaluce e i restanti 4 ad Aversa, con le date della traslazione fissate per il 15 giugno nel Comune di Aversa e per il 15 ottobre nel Comune di Casaluce. Così le festività in onore della Madonna si tengono ogni seconda domenica di settembre ad Aversa e ogni prima domenica di maggio a Casaluce.
Nonostante gli accordi fra i cittadini dei due paesi è sempre regnata un’antica di competizione, infatti si racconta che molto tempo fa, in una notte di tempesta, una donna con un in braccio un neonato andò presso il convento dei Celestini di Aversa per chiedere ospitalità, ma non fu accolta perché alle donne era vietato l’accesso. La donna, camminando sotto la tempesta, arrivò al monastero di Casaluce dove fu accolta ed ospitata in una stanzina dai Padri Celestini. Giunto il mattino non vi era più traccia né della donna, né del bambino, ma al suo posto c’era una piccola icona raffigurante il volto della signora di quella notte che sorreggeva un bambino.