Il 9 luglio a Taormina si festeggia San Pancrazio

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La celebrazione annuale di San Pancrazio a Taormina si tiene il 9 luglio di ogni anno. La pittoresca cittadina siciliana commemora il suo amato patrono, San Pancrazio, il martire e primo vescovo della città. Una maestosa chiesa barocca, costruita sulle antiche rovine di un tempio greco, è dedicata a San Pancrazio e ancora oggi si possono scorgere le pietre del basamento che testimoniano la sua antica storia.

Durante la festa di San Pancrazio, oltre al Santo Patrono, viene portata in processione anche una statua di San Pietro. Questo perché fu l’incontro con l’apostolo Pietro che portò Pancrazio a una conversione definitiva. Sebbene le informazioni storiche precise sul Santo Patrono di Taormina siano limitate, dobbiamo affidarci alle agiografie che rivelano che San Pancrazio nacque nella Cilicia, ad Antiochia, nei primi anni del I secolo. Fu lo stesso Pietro a battezzarlo, ordinandolo successivamente sacerdote e poi vescovo di Taormina, dove iniziò a diffondere la fede cristiana. Grazie al suo modo garbato e al fervore nella predicazione, molti pagani si convertirono al cristianesimo, compresi il prefetto e numerosi membri delle famiglie patrizie.

Tuttavia, i detrattori del vescovo non gradirono la sua crescente popolarità e organizzarono un agguato per ucciderlo. A capo di questo complotto si trovava un uomo chiamato Artagato, descritto nelle agiografie come un “adoratore degli dei”. Artagato invitò Pancrazio a casa sua per un banchetto insieme a un gruppo di amici, e con la forza cercò di costringere il santo a baciare una statuetta lignea di un idolo pagano. Si narra che Pancrazio fece il segno della croce e l’immagine si frantumò in mille pezzi, suscitando l’ira degli ospiti che lo aggredirono selvaggiamente con pugni, morsi e bastonate fino a ucciderlo. Successivamente, nascosero il suo corpo in fondo a un pozzo. Tuttavia, i discepoli di Pancrazio trovarono il cadavere grazie a una luce divina che illuminò il pozzo, e gli diedero una degna sepoltura.

La data esatta del martirio di San Pancrazio non è conosciuta con precisione, ma i documenti storici indicano che avvenne durante l’impero di Traiano, che salì al trono nel 98 d.C. È quindi presumibile che il vescovo fosse già molto anziano al momento della sua morte. Il culto di San Pancrazio iniziò fin da subito, ma fu durante l’occupazione bizantina che la sua venerazione venne intensificata, in virtù delle sue origini orientali e della profonda devozione che i taorminesi gli tributavano.

Durante il periodo festivo, la statua di San Pietro viene solennemente portata in processione il 9 giugno, raggiungendo San Pancrazio, e insieme vengono accompagnati al Duomo, dove rimangono fino al 9 luglio, giorno della solenne processione. Le statue, su maestosi fercoli, vengono portate in processione lungo le vie della città, circondate da una folla devota e festante.

La festa di San Pancrazio a Taormina rappresenta un momento di profonda religiosità e di unione tra la comunità. I riti e le tradizioni che la caratterizzano riflettono l’importanza di San Pancrazio come figura di devozione e protettore della città. La processione solenne, con le statue dei santi, crea un’atmosfera di devozione e spiritualità, mentre le vie si animano di suoni e colori.

Ma la festa di San Pancrazio a Taormina non è solo un momento di celebrazione religiosa. È anche un’occasione per godere della ricca cultura e tradizione della città. Durante le festività, le strade si riempiono di bancarelle che offrono prodotti locali, artigianato e specialità culinarie siciliane. Spettacoli musicali, danze tradizionali e fuochi d’artificio completano l’atmosfera festosa.

Questa celebrazione rappresenta un’opportunità per riflettere sull’importanza della fede e della tradizione nelle nostre vite. Ci ricorda l’importanza di onorare le figure sante che hanno plasmato la storia e l’identità di una comunità. Inoltre, ci invita a rafforzare i legami con la nostra storia, le nostre radici e la nostra spiritualità.

Autore: Redazione