La festa della Madonna di Loreto, ritratta con maestria in un dipinto di Caravaggio, è considerata, dalla comunità cattolica, la venerata patrona della città, un’occasione solenne che si celebra con fervore ogni 10 dicembre. Come molte festività religiose, anche questa trova le sue radici in un avvenimento miracoloso, consolidando nel tempo un legame profondo con la storia della comunità.
Il culto della Madonna di Loreto si diffuse notevolmente durante il regno di Ugo Boncompagni IV, duca di Sora. Una notte memorabile, tra il 23 e il 24 luglio del 1654, un terremoto devastante sconvolse la regione, seguito nel 1656 da un’epidemia di colera che colpì il Regno di Napoli. Il contagio minacciò anche il feudo dei Boncompagni, spingendo il duca Ugo a invocare la protezione della Madonna di Loreto. Formulò un voto solenne: se il suo feudo fosse stato risparmiato dalla piaga, avrebbe donato al Santuario di Loreto una lampada d’argento, illuminando a sue spese la devozione verso la Madonna. La preghiera fu ascoltata, e il duca mantenne il suo voto.
Il culto della Madonna di Loreto si intensificò ulteriormente a seguito dei tragici eventi del 12 maggio 1799, quando oltre mille cittadini, rifugiatisi nella chiesa di San Lorenzo Martire, furono trucidati dalle truppe francesi. La popolazione, colpita dal dolore, chiese e ottenne il riconoscimento ufficiale della Madonna di Loreto come protettrice della città. La statua lignea, intagliata con maestria in ebano, è custodita in una cappella laterale della chiesa di San Lorenzo Martire, indossando un mantello azzurro di broccato finemente ricamato e circondata da numerose corone d’argento offerte dai fedeli.
Prima della riforma liturgica del 1965, durante la festa, la statua veniva sollevata sull’altare mediante corde e ganci, creando uno spettacolo suggestivo dietro uno sfondo stellato. Ogni 10 dicembre, alle dodici in punto, gli studenti interrompevano le lezioni, e gli operai avevano la possibilità di lasciare il lavoro per partecipare alla funzione religiosa e osservare la Madonna ascendere. Oggi, la piccola statua non è più sollevata sull’altare ma viene posta su un apposito baldacchino.
Col passare degli anni, l’identità religiosa della festa si è attenuata, trasformandosi in un evento più gioioso. Il 10 dicembre è ora celebrato principalmente con una vivace fiera per le vie della città e con l’imperdibile Sagra delle Crespelle. Al calar della sera, la statua lignea della protettrice viene portata in processione dai fedeli, un gesto che simboleggia la continuità di una devozione che va oltre il tempo e le trasformazioni culturali. La Madonna di Loreto è altresì venerata come santa patrona nella città di Arpino, che condivide la stessa data per la celebrazione di questa festa sacra.