A Fabriano, Eremo di Santa Maria di Valdisasso

di Pubblicato in Approfondimenti


L’Eremo di Santa Maria rappresenta un edificio di culto molto visitato per essere stato scelto come abitazione da numerosi santi e beati, tra cui San Francesco d’Assisi e San Bernardino.

Viene chiamato “La Porziuncola delle Marche” grazie alla sua somiglianza strutturale con la piccola chiesetta situata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi.

L’intero eremo nasce come un castello di difesa utilizzato dai longobardi per la sua posizione strategica in cima che gli permetteva di controllare il traffico e le azioni dei nemici bizantini.

Secondo la tradizione questa fortezza si trasformò in un cenobio per la comunità delle monache benedettine, diventando il primo monastero femminile di tutto il territorio circostante.

Fin da subito questo monastero si dimostrò perfetto per alternare preghiera e lavoro, secondo le Regole di San Benedetto.

Dopo la visita di San Francesco che diede maggior importanza al luogo di culto, i suoi seguaci incominciarono a rivendicarlo ritenendo che era più opportuno che diventasse la dimora dei francescani.

Per molti anni la richiesta non fu accettata fino a quando un potente nobile di Fabriano acquisto l’intero Eremo per donarlo all’Ordine francescano a patto che sede ospitasse il corpo defunto della moglie.

Per tenere fede alla promessa, questo luogo divenne sacro sia per i frati minori francescani che per la famiglia acquirente.

Dopo l’accoglienza di figure illustre francescane come San Bernardino da Siena o San Giacomo, il convento fu ampliato prima di essere dismesso a causa delle invasioni napoleoniche.

Con l’espulsione dei frati, l’eremo passò nelle mani di vari proprietari diventando una casetta rurale fino all’abbandono totale.

Solamente nella seconda metà del 1900 i francescani vi ritornarono grazie al Demanio, ricostruendolo nella maggior parte.

Attualmente di tutto il complesso possiamo ammirare la meravigliosa chiesetta a forma rettangolare che conserva ancora qualche particolare della costruzione originale e dell’ampliamento descritto precedentemente.

Per informazioni sulla visita: 

Pagina Ufficiale Facebook dell’Eremo