Il 17 dicembre 2015 Papa Francesco compie 79 anni, approfittando di questa ricorrenza per fargli i nostri migliori auguri, ripercorriamo brevemente la sua biografia fino ad oggi.
Jorge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires, appunto il 17 dicembre 1936, da una famiglia di origini italiane.
Si diploma come perito chimico e svolge diversi lavori per mantenersi prima di decidere di entrare in seminario e poi, nel marzo del 1958, di iniziare il suo noviziato nella Compagnia del Gesù. Dopo un periodo trascorso in Cile torna a Buenos Aires dove nel 1963 si laurea in filosofia, l’anno successivo inizia ad insegnare psicologia e letteratura nel Collegio dell’Immacolata di Santa Fe e nel Collegio del Salvatore di Buenos Aires.
Riceve l’ordinazione presbiterale nel 1969 e nel 1973 emette la professione perpetua nei gesuiti e diviene maestro di novizi a Villa Barilari a San Miguel. A luglio dello stesso anno viene nominato superiore provinciale dell’Argentina, carica che mantiene dal 1973 al 1979: si trova quindi a dover fronteggiare i difficilissimi anni della dittatura argentina –iniziata nel 1976- come massima autorità della Compagnia del Gesù nel paese. Il ruolo di Bergoglio è molto delicato e, sebbene si adoperi per salvare molte persone dalla tortura, al termine di questo capitolo buio della storia argentina vengono gettate delle ombre sul suo rapporto con il regime militare. Tali accuse verranno poi dichiarate infondate.
Conclusasi la parentesi dell’incarico di superiore provinciale, Bergoglio torna ad essere rettore del collegio di San Giuseppe, oltre che parroco ancora a San Miguel.
Nel 1992 il cardinale di Buenos Aires, Antonio Quarracino, lo vuole come stretto collaboratore per svolgere un ruolo di mediazione con le periferie alle quali è sempre stato molto vicino dell’esercizio del suo ministero; così Giovanni Paolo II lo nomina vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Alla morte del cardinale Quarracino gli succede, il 28 febbraio 1998, come arcivescovo, primate di Argentina.
Nel Concistoro del 21 febbraio 2001 viene designato cardinale da Giovanni Paolo II e nell’ottobre 2001 è nominato relatore generale aggiunto alla decima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicata al ministero episcopale.
Bergoglio diviene sempre più popolare in America Latina e nel 2005 viene eletto come presidente della Conferenza Episcopale Argentina (carica che aveva declinato nel 2002) e riconfermato fino al 2011.
Nell’aprile 2005 partecipa al conclave in cui è eletto Benedetto XVI.
Il 13 marzo 2013, a seguito della rinuncia alla carica di pontefice di papa Benedetto XVI, il nuovo conclave elegge Jorge Mario Bergoglio come suo successore: si tratta del primo papa non europeo e il primo appartenente all’ordine dei gesuiti.
Infrangendo una tradizione che durava da oltre undici secoli, Bergoglio ha deciso di adottare un nome che non era mai stato utilizzato dai suo predecessori: Francesco I, in onore del Santo di Assisi; questo è quanto ha dichiarato in merito il 16 marzo, in un incontro con i giornalisti.
“Nell’elezione, io avevo accanto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche prefetto emerito della Congregazione per il clero, il cardinale Cláudio Hummes. Quando la cosa diveniva un po’ pericolosa, lui mi confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, viene l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui mi abbracciò, mi baciò e mi disse: “Non dimenticarti dei poveri!”. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scrutinio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi. È per me l’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato; in questo momento anche noi abbiamo con il creato una relazione non tanto buona, no? È l’uomo che ci dà questo spirito di pace, l’uomo povero… Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!”
Sin dal suo primo discorso pubblico come Papa, con il suo ormai celeberrimo “Buonasera” Francesco ha mostrato uno stile semplice e vicino al popolo, in linea con quello dimostrato in Argentina quando anche da cardinale preferiva utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti e vivere in un appartamento in cui si preparava da solo i pasti.
Il 12 aprile 2015 ha indetto un Giubileo Straordinario, incentrato sulla Misericordia ribadendo, ancora una volta, la sua vicinanza ai poveri:”È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli.”
Buon compleanno, Papa Francesco!