Il 2 febbraio 2025 cade la Candelora, una festa antichissima che intreccia riti religiosi, tradizioni popolari e credenze meteorologiche. Ma cosa si celebra esattamente e perché questa ricorrenza continua ad affascinare ancora oggi? La Candelora ha radici sia cristiane che pagane. Nella tradizione cristiana, ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio, avvenuta quaranta giorni dopo la sua nascita, come prescritto dalla legge ebraica. Durante la celebrazione, le candele benedette simboleggiano la “luce per illuminare le genti”, in riferimento alle parole di Simeone nel Vangelo di Luca. Questa celebrazione è quindi profondamente legata alla figura di Maria, che secondo la tradizione compiva un atto di purificazione dopo il parto, come previsto dalla legge mosaica. In molte chiese, la festa della Candelora è un’occasione per benedire le candele, simbolo di Cristo come luce del mondo.
Ma prima ancora del Cristianesimo, la Candelora si ricollegava alle antiche feste pagane di metà inverno, come i Lupercali romani o le celebrazioni celtiche di Imbolc, dedicate alla purificazione e al ritorno della luce dopo i rigori invernali. In alcune zone d’Europa, questa data segnava la metà esatta tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, e quindi assumeva un forte valore simbolico: il passaggio dalla stagione più buia dell’anno a quella della rinascita. In effetti, il tema della luce ritorna in molte tradizioni legate a questa festa, quasi a voler celebrare la speranza di giorni più caldi e luminosi.
Una delle credenze più curiose legate alla Candelora riguarda il meteo. In Italia è famoso il proverbio: “Per la Candelora, se nevica o se plora, dell’inverno siamo fora; ma se è sole o solicello, siamo sempre a mezzo inverno.” In pratica, secondo la saggezza popolare, se il 2 febbraio il tempo è brutto, significa che l’inverno sta per finire; se invece è soleggiato, ci aspetta ancora freddo. Questa tradizione ha un parallelo con il Groundhog Day americano, il “Giorno della marmotta”, in cui l’uscita dell’animale dalla tana viene interpretata come segno di una primavera anticipata o di un prolungamento dell’inverno.
Oltre alla funzione religiosa con la benedizione delle candele, la Candelora è ancora molto sentita in alcune regioni italiane. A Catania, per esempio, è legata ai festeggiamenti di Sant’Agata, mentre in altre zone si organizzano fiere e riti propiziatori. In alcuni luoghi si preparano dolci tipici, come frittelle e focacce, per festeggiare questa giornata speciale. La festa è anche un momento di preghiera e riflessione sulla figura di Maria, simbolo di purezza e devozione, che offre il suo bambino al tempio in segno di obbedienza alla volontà divina.
E tu, come passerai la Candelora 2025? Osserverai il cielo per cercare di prevedere il tempo o approfitterai dell’occasione per una pausa di riflessione e luce? Qualunque sia la tua scelta, il 2 febbraio rimane un giorno speciale, che ci ricorda che la primavera è sempre più vicina!