San Patrizio, il cui vero nome era Maewyin Succat (origini scozzesi), è il santo patrono dell’Irlanda e viene festeggiato il 17 marzo. Vissuto tra il 385 e il 461. In giovane età fu rapito e condotto come schiavo in Irlanda. Durante la sua prigionia ebbe modo di imparare la mitologia celtica, mentre si convertiva al cristianesimo.
In seguito, iniziò una vera e propria evangelizzazione per la terra irlandese, mescolando le antiche tradizioni del luogo con il credo cristiano, in modo da non far perdere le proprie radici alla popolazione. La sua opera è stata fondamentale per la conversione dell’isola alla fede cristiana, per questo San Patrizio fu nominato patrono d’Irlanda.
Il trifoglio è il simbolo dell’Irlanda, ed anche in esso si può ritrovare un collegamento con San Patrizio, che si racconta spiegò agli irlandesi il senso della Trinità (tre aspetti di un Unico e solo Dio), proprio utilizzando questa pianta.
Una delle storie più comuni su San Patrizio, lo vede protagonista della cacciata dei serpenti dall’Irlanda. Il santo si ritirò sul monte Croagh Patrick per passare in solitudine un periodo di 40 giorni e 40 notti, dopo le quali scagliò una campana dalla montagna. Il suono prodotto dalla campana che si schiantava a terra avrebbe messo in fuga tutti i serpenti dell’isola. Ecco perché in Irlanda non ci sono serpenti.
Durante la festa di San Patrizio, molto sentita nel suo paese di origine ma diventata famosa in tutto il mondo, è tradizione colorare cibi e bevande di verde, il colore dell’Irlanda. Tra le molte, è diventata famosa la spettacolare colorazione del fiume di Chicago (città con un forte presenza di immigrati irlandesi) e della allegra parata che si tiene il 17 marzo.
Si sente spesso parlare di “Pozzo di San Patrizio“. Nonostante oggi questa espressione abbia il significato di “una riserva di infinita e misteriosa ricchezza”, è un modo di dire con ben altre origini. Con esso ci si riferisce alla leggenda che vede protagonista il santo irlandese pregare in una profonda caverna, che si trovava nell’isolotto lacustre di Lough Derg. In tale caverna si diceva esserci l’ingresso per l’inferno, e talvolta il santo spingeva i fedeli a poterne constatare l’esistenza con i propri occhi.