Festa della Madonna del Carmine a Pedali: grande fede tra danze e riti antichi

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Ogni anno, nella terza domenica di agosto, Pedali, una frazione di Viggianello in provincia di Potenza, si anima per la celebrazione della Madonna del Carmine, una festa che affonda le sue radici nella tradizione rurale e religiosa della comunità. Questo evento è caratterizzato da una serie di riti e danze che risalgono a tempi antichissimi, connessi con le pratiche agricole e le credenze popolari che dominavano la vita delle antiche comunità contadine.

La preparazione alla festa inizia già dal giovedì precedente, quando i devoti si riuniscono per ornare i “cirii”, le “cinte” e la “meta”, elementi simbolici che verranno offerti alla Madonna durante la processione. Il venerdì pomeriggio, questi preparativi culminano in un momento di festa al suono di organetti e tamburelli, strumenti che accompagnano gran parte delle celebrazioni. Contemporaneamente, il Comitato festa raccoglie le offerte dai fedeli: grano e animali da cortile come galline, conigli, anatre e persino ghiri, che saranno venduti all’asta il sabato sera in piazza.

Il sabato è il giorno centrale delle celebrazioni. Nel pomeriggio, i cirii, le cinte e la meta partono in processione dalla località Pezzo la Corte fino a Piazza San Francesco di Paola a Gallizzi, dove vengono benedetti. Durante il tragitto, uomini anziani, vestiti come i mietitori di un tempo, eseguono la “danza del falcetto”, mimando i gesti della mietitura al ritmo di zampogne, organetti e tamburelli. Questa danza, che richiama antiche pratiche agricole, è un rituale di esorcismo delle forze negative della natura e un atto simbolico di vittoria su di esse.

La sera, la piazza si riempie per l’asta dei doni offerti dai fedeli, un momento di grande partecipazione comunitaria. Le donne, con i cirii in equilibrio sulla testa, danzano la tarantella, mostrando una maestria che unisce fede e tradizione.

La domenica, la festa religiosa entra nel vivo. Dopo la messa mattutina, nel pomeriggio si svolge la processione, che dura quasi quattro ore e attraversa tutte le contrade del paese. La statua della Madonna del Carmine viene portata in giro e, in località Santoianni, le donne danzano ancora la tarantella al suono della banda musicale. La processione è un momento di grande devozione, in cui si esprime il “cerchio magico” protettivo, un simbolo di protezione che continua a vivere nella fede popolare.

I cirii, le cinte e la meta sono elementi centrali di questa celebrazione. I cirii, strutture di legno decorate con spighe di grano e nastri colorati, sono portati sul capo dalle donne, mentre le cinte, adornate con candele, sono offerte dai fedeli in segno di voto alla Madonna. La meta, una grande struttura mobile di legno decorata con spighe di grano, simboleggia il covone della mietitura e viene portata a spalla dagli uomini, adornata con gli animali da cortile e i ghiri raccolti durante la settimana. Questi elementi, che rievocano antichi riti pre-cristiani legati alla coltivazione del grano, rappresentano un ringraziamento alla terra per i suoi frutti.

La frazione di Pedali, situata a circa 500 metri sul livello del mare, è immersa nel verde del Parco Nazionale del Pollino, circondata da montagne e boschi. La comunità di Viggianello, fortemente legata alla propria storia e tradizione religiosa, ha saputo preservare questa festa, che rappresenta un momento di intensa partecipazione collettiva, dove fede, tradizione e appartenenza si fondono in un unico rito. La festa della Madonna del Carmine a Pedali è un esempio vivente di come le antiche tradizioni continuino a vivere nel cuore delle comunità rurali, trasmettendo valori e significati che risalgono a secoli lontani, ma che sono ancora profondamente sentiti e vissuti.

Autore: Redazione