In questi giorni si sta celebrando la Festa di Sant’Emidio di Ascoli, un vescovo romano, venerato dalla Chiesa Cattolica come Martire e dalla cittadina marchigiana di Ascoli. Inoltre, è noto anche come protettore contro i terremoti.
Un po’ di storia
Nato verso il 273 da una famiglia pagana nobile, si converte al Cristianesimo attorno ai 17 anni, grazie all’opera di evangelizzazione dei Santi Celso e Nazario. Nei primi momenti divenne catecumeno, una volta battezzato intraprese la strada dei suoi maestri e decise di studiare le scritture e “diffondere” la parola di Cristo, nonostante i divieti della famiglia.
Il suo viaggio lo portò prima a Milano, dove venne consacrato Sacerdote dal Vescovo della città (Materno). Il Santo, restò per ben tre anni nel capoluogo meneghino presso l’oratorio di San Nazario. Durante la sua permanenza, la sua attività di evangelizzazione convertì una gran parte delle persone che ascoltavano le sue parole.
Però, le persecuzioni contro i Cattolici ordinate dall’Imperatore Romano Diocleziano portarono il Santo a scappare verso Roma, luogo dove grazie ai suoi prodigi taumaturgici venne considerato una reincarnazione del dio pagano Esculapio. Papa Marcellino, dopo aver udito di questi miracolosi eventi, decise di nominarlo Vescovo di Ascoli al fine di portare il potente messaggio del signore anche nelle terre del Tronto.
La zona, però era controllata un Prefetto dal polso di ferro, che dopo aver minacciato di morte il Santo più volte a causa della sua fede, lo condannò definitivamente. Emidio però non si tirò indietro, anzi, andò contro il suo destino con coraggio. Alla sua morte è collegato un vero e proprio prodigio, infatti, dopo che venne decapitato, il corpo camminò verso la testa e si diresse a piedi presso un oratorio nelle vicinanze, per poi morire.
Miracoli
Ad oggi, numerosi sono i Miracoli attribuiti al Santo, anche se molti di essi sono collegati ai terremoti. Infatti, basti pensare a quando Emidio venne costretto con la forza a rinnegare il Cristianesimo a Treviri. In quel preciso momento, un violento terremoto colpì la città distruggendo il tempio pagano, ma lasciando indenne il ragazzo. Un fatto similare avvenne ad Ascoli, quando il Prefetto tentò di fargli fare dei sacrifici agli dei romani.
La città di Ascoli è però grata a Sant’Emidio da quando nel 1703 salvò la città dal terribile terremoto che colpì tutte le città delle Marche, escludendo miracolosamente la Città delle 100 Torri ed i suoi abitanti. Grazie a questo speciale avvenimento, gli ascolani decisero di costruire un apposito luogo di culto: il Tempietto di Sant’Emidio alle Grotte.
Le celebrazioni ad Ascoli
La Festa di Sant’Emidio di Ascoli si presenta ai devoti divisa in due particolari momenti, quello sacro gestito dalla Diocesi di Ascoli e quello profano/cittadino. Ecco come si svolgeranno le celebrazioni:
Celebrazioni religiose:
Giovedì 5 Agosto – Solennità di Sant’Emidio.
ore 5.45: Benedizione del Basilico sul sagrato della Cattedrale.
ore 6.00: Confessioni a piazza sant’Emidio V. M. (passetto) in gazebo.
Sante Messe: ore 6.00 – 7.00 – 8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00.
ore 9.00: S. Messa per la “Famiglia degli Emidio”.
ore 10.00: S. Messa celebrata presso Sant’Emidio alle Grotte.
ore 11.00: Solenne Pontificale, con Benedizione Papale, presieduto dal Vescovo Mons. Domenico Pompili
Animerà la celebrazione il “Coro diocesano” diretto dal M° Francesco Fulvi.
ore 18.00: Santa Messa presieduta dal S. E. Card. Raniero Cantalamessa. Animerà la celebrazione il “Coro diocesano”
ore 20-24: Pellegrinaggio dei fedeli in Cattedrale per la venerazione di S. Emidio.
Venerdì 6 Agosto
ore 17.30: S. Rosario – ore 18.00: S. Messa di Ringraziamento e per gli Iscritti alla Pia Unione di S. Emidio.
Festeggiamenti cittadini:
Giovedì 5 Agosto
ore 9:30: Omaggio alle Autorità Cittadine a cura della Banda Musicale Città di Ascoli Piceno (P.zza Arringo e P.zza Simonetti).
ore 21:00: Teatro Romano – 25esimo concerto d’estate della Fanfara dei Bersaglieri di Ascoli Piceno.
Lunedì 9 Agosto
ore 21:00: Camminata per Sant’Emidio organizzata dall’US ACLI Marche (partenza davanti alla Cattedrale).