San Pietro in Vaticano possiede uno dei più grandi musei del mondo, inaugurato nel 1975 per volontà di papa Paolo VI ed iniziativa diretta del Capitolo Vaticano. Il Museo del Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano ha sede negli spazi della Basilica di San Pietro in Vaticano. Purtroppo ad oggi possiamo ammirare solo alcuni dei tesori che questo museo possedeva, infatti la maggior parte fu oggetto di saccheggi in differenti epoche.
Il museo propone un itinerario che si sviluppa in nove sale espositive con opere uniche databili tra il IV al XIX secolo ordinate secondo un criterio cronologico.
La prima è la Sala della Colonna che propone oggetti ed arredi provenienti dalla Basilica di San Pietro, tra i quali : la Colonna tortile con tralci di vite, che è una delle dodici colonne che attorniavano la confessione della Basilica costantiniana e un Gallo in metallo dorato edificato durante il pontificato di Leone IV.
La seconda è la Sala della Cattedra dove sono racchiuse: la Stauroteca, anche detta Crux Vaticana, composta da oro e pietre preziose, la Dalmatica azzurra, detta di Carlo Magno, in pregiato tessuto ricamato in seta argento e oro, la Stauroteca a doppia croce con incassato un frammento del legno della croce, protetta all’interno di una teca, la Cattedra di san Pietro, copia dell’originale presente nell’abside della Basilica, in legno e avorio, con le dodici formelle sulla fronte del sedile che illustrano le Dodici fatiche di Ercole.
La terza è la Cappella dei Beneficiati, con la cattedra di san Pietro in legno e avorio, il calco della Pietà di Michelangelo e il Tabernacolo attribuito al Donatello proveniente alla Basilica costantiniana.
La quarta sala è la Sala di Sisto IV che racchiude il monumento funebre di papa Sisto IV, realizzato in bronzo e commissionato dal nipote del Papa, il cardinale Giuliano della Rovere. Sul monumento sono raffigurati: il ritratto funebre del papa Sisto IV, le allegorie delle Virtù teologali Fede, Speranza e Carità e le allegorie delle Virtù cardinali Prudenza, Fortezza, Giustizia e Temperanza oltre alle allegorie della Teologia, della Filosofia e delle Arti Liberali e stemmi della famiglia della Rovere.
La quinta sala è la Sala dei Reliquiari dove vengono conservati la Croce ed il pettorale di san Pio X, l’ anello e la catena in oro, argento e smalti, opera di bottega viterbese e due codici miniati musicali per la Cappella musicale, chiamata Giulia.
La sesta sala è Sala dei Candelabri di particolare pregio storico-artistico: due paia di candelieri che venivano utilizzati durante il pontificato di Pio XII per l’altare maggiore della Basilica nelle cerimonie solenni, unaprima serie di candelieri d’altare, in argento dorato, di Antonio Gentili da Faenza,unaseconda serie di candelieri d’altare, in bronzo dorato, di Sebastiano Torregiani, quattro candelieri, opera di Carlo Spagna su disegno di Gian Lorenzo Bernini.
La settima è la Sala dell’Angelo che raccoglieoggetti liturgici ed arredi di enorme interesse storico-artistico: due statue di san Pietro e san Paolo, in bronzo dorato, di Sebastiano Torrigiani e l’ opera siciliana di Francesco Giardoni Ostensorio, in ambra scolpita e anche una preziosa Statua di Angelo, in creta, di Gian Lorenzo Bernini.
L’ottava sala è quella della Galleria con il Paliotto con san Pietro e san Paolo, finemente ricamato in oro del secolo e argento, la famosa opera di Luigi Valadier, il famoso Calice York , in oro e brillanti, il Triregno di san Pietro, utilizzato per incoronare il giorno della festa del Santo e una statua bronzea, il cui autore è Arnolfo di Cambio, posta nel transetto della Basilica. Si possono ammirare anche la Corona dell’Immacolata Concezione, formata da dodici stelle di brillanti con montatura in oro, offerte dai cattolici francesi a papa Pio IX in occasione della proclamazione del dogma e la Lampada votiva, adornata con perle di rara grandezza, opera di bottega romana.
La nona Sala di Giunio Basso è riservata ad uno dei più importanti documenti dell’arte e della fede dei cristiani, il Sarcofago di Giunio Basso, in marmo, proveniente dall’area della confessione della Basilica di San Pietro, accolse le spoglie del prefetto di Roma convertito al Cristianesimo. Esternamente sono scolpiti episodi dell’Antico e Nuovo Testamento.
Un museo prezioso ed unico del suo genere che appartiene a tutta l’umanità.