Dalle pochissime fonti storiche si apprende che san Bernardo da Nazareth è molto probabilmente vescovo originario della Puglia e, precisamente, di Barletta. Le fonti riferiscono che seguì in viaggio in Terrasanta il principe della Galilea Tancredi d’Altavilla, un cavaliere medievale normanno, in occasione della Prima Crociata.
Bernardo di Nazareth una volta in Terrasanta si stabilì a Gerusalemme, occupandosi di questioni morali e dottrinali della Chiesa. Bernardo fece parte del Concilio di Nablus, una regione della Samaria, composto da un’assemblea di prelati e nobili del crociato Regno di Gerusalemme, organizzato il 16 gennaio 1120, durante il quale furono deliberate le prime leggi scritte del regno.
In questo concilio fu disposta la creazione dei Pauperes commilitones Christi Templique Solomonici, un documento che aveva lo scopo di rendere sicuro il viaggio dei pellegrini che provenivano da occidente dopo la riconquista di Gerusalemme. L’Ordine del Tempio invececominciò nel 1129, nel concilio di Troyes, convocato da papa Onorio II.
San Bernardo di Nazareth svolse un ruolo decisivo in occasione del contesto politico sociale dell’area, difatti sottoscrisse ad Acri nel 1123 un accordo di fondamentale importanza firmato tra i veneziani, al quel tempo molto presenti nella zona, i saraceni ed i palestinesi. I veneziani della serenissima dopo la vittoria nel mare greco distruggendo Chio, Lesbo, Rodi e Cipro, strinsero accordi con il patriarca di Gerusalemme Guarmondo garantendosi il possesso di un quartiere di ciascuna città del regno e la completa esenzione da ogni dazio sia nel regno di Gerusalemme che in quello di Antiochia.
Oltre San Bernardo di Nazareth il 29 novembre si festeggiano: San Saturnino di Tolosa, martirizzato nel III secolo dopo Cristo, il Beato Bernardo Francesco Hoyos, sacerdote gesuita del XVIII secolo, il Beato Anselmo Simenon Colomina, gesuita martirizzato nel 1936.